Uscire o restare nell’Euro?
Facciamoci prima un’altra domanda, perché siamo in crisi?
Anzi, perché e quanto questa crisi è pesante?
Per capirlo e trovare quindi la soluzione dobbiamo andare
indietro nel tempo, per cercare cosa ha permesso ad una crisi dell’economia
finanziaria di colpire l’economia reale.
Moltissimi cittadini non sanno che nel corso dei
decenni, sono stati creati dei pilastri fondamentali a favore delle attività
finanziarie, che però avevano un effetto collaterale, scioglievano le mani alla
speculazione.
In passato le banconote erano di fatto dei certificati di
deposito di oro, più oro una banca possedeva nelle casse, più banconote poteva stampare, quindi il denaro era l’esatto controvalore dell’oro
posseduto; ma il 15 agosto 1971 Nixon creò il primo pilastro, svincolò il denaro dall’oro togliendo
alle banche un vincolo sostanziale, quello della produzione limitata del
denaro.
Ma se il denaro non è più vincolato al possesso dell’oro,
perché si è lasciato che le banche continuassero a produrlo? Chi ne determina
il suo valore? E chi stabilisce quanto denaro produrre?
il secondo pilastro fu creato il 7 febbraio 1992 a Maastricht, i politici di 12 stati firmarono un trattato che trasformò
la CEE (Comunità Economica Europea) in UE (Unione Europea) gettando però anche
le basi della moneta unica e della BCE, una istituzione
indipendente dalle autorità politiche nazionali e comunitarie, lo stesso
trattato impone, alla BCE ed alle BCN, il divieto di acquisire direttamente titoli
di debito e gli delega l’autorizzazione all’emissione di banconote.
Quattro anni dopo la crisi del ’29, al fine di poter
controllare la speculazione che aveva creato il disastro economico di quegli
anni, fu varata una legge che separava l’attività bancaria commerciale da
quella finanziaria, ma dopo molte pressioni da parte delle banche, il 12
novembre 1999 Bill Clinton creò il terzo pilastro, abrogò tale legge concedendo alle banche di svolgere anche attività finanziarie.
Con questi tre pilastri abbiamo eliminato i vincoli, limitato i controlli e concesso
a banche e speculatori di operare con estrema libertà.
A questo punto ci si deve chiedere perché la politica ha
concesso così tanta libertà alle banche (ed agli speculatori) eliminando
qualsiasi forma di limitazione e controllo della finanza?
La situazione economica attuale è quindi il risultato di una
serie di scelte fatte dalla politica europea ed americana che ha consentito
alla finanza di arrivare a muovere una quantità di denaro pari ad 8 volte quello
mosso dall’economia reale e di speculare sui debiti degli Stati creando
prodotti finanziari inconcepibili come i CDS (una "assicurazione" contro
il default di uno Stato), fino ad arrivare a far scendere pesante dall'alto sull’economia reale una crisi finanziaria
creata dagli stessi speculatori.
Il dubbio che la politica mondiale sia stata fortemente
influenzata dal mondo delle banche è plausibile, come è evidente che la causa
di tutto non è l’euro, ma la politica finanziaria mondiale, per cui anche se la
cosa più semplice è sicuramente uscire dall’euro, risulterebbe una scelta
inutile se non addirittura dannosa, perché porterebbe gli Stati europei a dividersi frammentando le forze e diventando ancora più deboli in questa guerra speculativa, mentre occorre un unione ancora più forte per poter cambiare le regole del gioco.
L’unica vera soluzione è rivedere i trattati in essere, tornando
a separare l’attività finanziaria da quella bancaria limitando la prima a
favore della seconda.
Rivedere i rapporti tra BCE e l’UE in materia
di politica economica e monetaria, producendo il denaro per conto dell’UE, alla quale deve appartenere la sovranità monetaria ed il controllo dell'emissione di banconote.
Non credo che gli addetti ai lavori non sapessero quali sarebbero
state le conseguenze di quelle leggi e di quei trattati; ma allora se è vero
che il mondo finanziario era così potente da convincere i politici europei ed
americani a varare norme e firmare trattati dalle conseguenze disastrose, come
si può pensare che oggi la stessa politica di allora possa riuscire a limitare lo strapotere
delle banche, ma soprattutto degli speculatori?
Per questo dobbiamo fare di tutto per rinnovare la classe politica e dirigente.
Siamo in piena terza guerra mondiale, dove al posto delle
bombe ci sono i derivati ed i BTP ed a morire sono le nostre aziende, oltre ai
morti veri che sono coloro che si stanno togliendo la vita a causa di tutto
questo e le conseguenze saranno molto più disastrose se non interveniamo subito e uniti.
Riferimenti: