Era il 1992 quando un’indagine su Mario Chiesa innescò un
terremoto che coinvolse l’intero mondo politico italiano: “mani pulite”.
La prima repubblica con i suoi 1,6 milione di miliardi di lire di debito
pubblico, i suoi finanziamenti illeciti ed i suoi rappresentanti politici
corrotti, aveva alimentato la cultura dell’illecito, dell’abuso.
La seconda repubblica, con i suoi nuovi leader, ebbe la
grande occasione di avviare un mutamento culturale negli italiani, occasione che non colsero, dando invece, in questi 18 anni, una ulteriore spinta ad operare sul filo
dell’illegalità, a volte spostandone il limite.
Hanno riproposto agli italiani, i
medesimi ed ancor più gravi scandali della prima repubblica.
I leader ed i loro seguaci hanno deluso ed alle future
generazioni stanno consegnando un’Italia in piena decadenza e con un debito pubblico di 4 milioni di miliardi di vecchie lire, con l’aggravante
di aver firmato, insieme agli altri Stati, degli accordi capestro che, di
fatto, hanno ceduto alle banche ed a dei faccendieri di dubbia moralità, una parte
importante della sovranità Nazionale, mostrando il fianco ad una speculazione
distruttiva e rendendo estremamente difficile realizzare dei seri interventi
strutturali a vantaggio del Paese.
È fondamentale quindi invertire questa tendenza, avviando un
processo di avvicinamento reciproco, tra Stato e Cittadini; avviare una
profonda riforma della politica, delle istituzioni e delle aziende pubbliche per
mettere lo Stato al servizio dei Cittadini e non viceversa.
Ma è altrettanto fondamentale che i Cittadini si avvicinino
allo Stato, assumendo un ruolo attivo nelle decisioni politiche.
Per questo ritengo che un movimento fatto dai Cittadini,
come NOI, Cittadini per l’Italia, deve avere un ruolo chiave nel rinnovamento
politico e culturale del nostro Paese e dell’Europa, impegnandoci a risolvere
insieme i mali di casa nostra, causati dai governanti di centro, di destra e di sinistra degli ultimi 60 anni, ma
anche i mali Europei, rivedendo radicalmente i principi di politica economica e
monetaria e dare vita, finalmente, ad una Confederazione di Stati, che non sia sottomessa
alla volontà delle banche.
Marco Giganti.
Per cui mi rivolgo a VOI, imprenditori, vittime di uno Stato
vessatore;
a VOI lavoratori precari, risultato di un mercato del lavoro
scellerato;
a VOI donne, discriminate da partiti maschilisti;
a VOI giovani, a
cui la politica ha calpestato il futuro.
Dobbiamo costruire insieme una vera democrazia, realizzando, NOI TUTTI, uno Stato al servizio dei Cittadini, che persegua l’illecito
ma sia vicino a chi è in difficoltà.
È un sogno che possiamo realizzare, con le VOSTRE idee, le
VOSTRE proposte, le VOSTRE critiche, il VOSTRO impegno, l’importante è non tacere e far sentire la VOSTRA VOCE;
rinunciare a questo è come MORIRE.
Marco Giganti.