In questo ultimo anno ho avuto modo di entrare in contatto
con molti movimenti politici, gruppi di persone esasperate dalla nostra classe
politica, che hanno deciso di dare un contributo al miglioramento del Paese.
Molti si stanno aggregando, basterà?
Sono sempre troppi i soggetti politici che tenteranno di
presentarsi alle prossime consultazioni politiche, non basterà avere qualche
sponsor e tanta buona volontà per superare la soglia di sbarramento e molti non
riusciranno neanche a superare l’esame burocratico.
L’Italia è un paese di individualisti; se osserviamo con
attenzione, ogni gruppo ha una sua peculiarità, alla quale nessuno vuole
rinunciare, il proprio manifesto, il proprio simbolo, la propria carica di
leader, con il risultato che alle prossime elezioni avremo un’offerta così
ampia di nuove liste “civiche” tra le quali si nasconderanno facilmente anche
le liste dei vecchi volponi della politica.
Il risultato sarà quello di creare ancora più confusione tra
gli italiani che chiedono un rinnovamento della classe politica tramite la
formazione di UN nuovo soggetto politico, non mille.
Mi sono trovato a parlare con persone che dietro alla parola
“rinnovamento” fanno la stessa vecchia politica, pseudopolitici che non parlano
di programmi, di idee, di persone ma di numeri, “te hai un amico che ci porta
3000 voti, lo candidiamo…” certo è vero che occorre essere realisti in merito
al numero di voti che si deve ottenere, ma credo che un nuovo soggetto politico
deve nascere realmente dalla gente, coinvolgere la gente e non calato dall’alto
come una scatola vuota o, peggio, trattare gli italiani come semplici numeri;
in questo momento l’unico che si è mosso tra la gente, è il movimento 5 stelle,
peccato però che le decisioni non le prende il movimento, ma solo il loro
leader.
Poi ci sono quei movimenti che vogliono fare le battaglie
ideologiche “solo uscendo dall’Europa possiamo risolvere tutti i problemi…”;
l’informazione (giornali e tv) per anni hanno bombardato gli italiani che
l’Europa e l’euro sono una cosa buona, in questo ultimo periodo la persona più
stimata è Draghi ed il MES è visto da tutti come il fondo salva Stati.
Mi piacerebbe sapere come intendono fare in poche settimane per
far cambiare idea al 50% degli italiani(30.000.000) su concetti che, ancora
oggi, i telegiornali divulgano in maniera distorta.
Come si può pensare che le aziende che oggi esportano i loro
beni, le famiglie che hanno un mutuo, possano dare fiducia ad un movimento di
sconosciuti, calato dall’alto, che dice “fuori dall’euro”?
Alle prossime elezioni rischiamo di avere il Movimento 5 Stelle
quale primo partito, ma PD, i resti del PDL ed UDC uniti in una grande
coalizione richiamando di nuovo Monti come premier, ritrovandoci stavolta per
cinque anni un uomo che fa solo gli interessi delle banche con il consenso
della politica.
Ed i piccoli movimenti confederati che dovevano cambiare la
politica italiana?
Avranno speso di tasca propria un sacco di soldi, perdendo
una grande occasione ritrovandosi nuovamente fuori dalla politica e, senza volerlo, avendo dato una mano ai vecchi partiti, semplicemente perché
“tanti movimenti nuovi = nessun movimento nuovo”.