domenica 27 gennaio 2013

Delinquenti al potere


Da qualche giorno siamo tutti indignati per quei 3,9 MLD messi a disposizione dal Parlamento per salvare il Monte dei Paschi, soldi che sembrerebbero usciti dall’IMU sulla prima casa.

Ciò che dobbiamo sapere è che Mussari fu eletto presidente del Monte nel 2006, di li a poco la banca, con i complimenti di Alessandro Profumo, acquistò AntonVeneta dalla spagnola Santander per 10 MLD di euro, che solo due mesi prima l’aveva acquisita per 6,6 MLD.

Nel 2010sempre appoggiato da Profumo, Mussari viene eletto presidente dell’Associazione Bancaria Italiana; il 27 aprile 2012 viene sostituito da Profumo alla guida di MPS ed il 2 Maggio la Guardia di Finanza perquisisce  la sede della banca, la sede della Fondazione, il Palazzo comunale e la sede della Provincia.

In totale sarebbero 64 perquisizioni tra cui l’abitazione e gli uffici di Giuseppe Mussari; al centro dell'inchiesta, l'acquisizione della banca AntonVeneta avvenuta pochi anni prima.

Occorre precisare che un'inchiesta di Report, nella puntata del 6 maggio 2012, tra i vari aspetti torbidi del controllo di MPS, evidenziò che nel 2011 la banca aveva chiuso con un passivo di 8,4 MLD di euro e con un’inchiesta giudiziaria in corso che coinvolge anche Mussari.

Dobbiamo inoltre sapere che il Consiglio dell’ABI, dopo "un periodo di riflessione", con seduta del 11 luglio 2012, ha eletto presidente all’unanimità Mussari; il consiglio era formato da presidenti, vicepresidenti, amministratori delegati, direttori generale e membri di consiglio delle banche italiane, non erano calzolai, baristi, parrucchieri e pizzaioli, che forse di banche non capiscono niente ma che sicuramente sono persone più oneste e più di buon senso.

Qualsiasi acquisto di una banca è una operazione pubblica, quindi sicuramente qualcuno sapeva che 2 mesi prima AntonVeneta era stata pagata quasi la metà, Banca d’Italia, Consob, ABI, gli stessi vertici di MPS, a nessuno gli è venuto in mente che forse non era un così buon affare?

Ma a quei professionisti che si trovano ai vertici delle banche italiane, non è venuto neanche un piccolo dubbio che forse stavano per rieleggere un mascalzone?

E ci scandalizziamo se il Governo, appoggiato dal Parlamento stanzia 4 MLD per salvare conti correnti e depositi bancari che le famiglie hanno in MPS?

Ma io mi scandalizzo che gente incompetente, e forse anche disonesta, pagata per milioni di euro, sono alla guida delle banche e direttamente responsabili (non solo loro) della crisi e dell'aumento delle tasse che escono dalle nostre tasche; mi scandalizzo che in Italia indagati e condannati ce li dobbiamo sempre trovare nei posti di potere; mi scandalizzo che noi, cittadini ignoranti, ci costerniamo, ci indigniamo, ci impegniamo (solo a parole), poi ci rassegniamo, ma con gran dignità.



venerdì 18 gennaio 2013

Addetti alle pulizie senza stipendio


Articolo 1
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
 
Mentre la classe dirigente dei partiti, forza politica del nostro Paese, sono occupati a discutere di alleanze e candidati, scaricandosi a vicenda le responsabilità del declino economico, culturale e politico dell’Italia, ci sono lavoratori in seria difficoltà.
Non mi riferisco ai lavoratori dell’ILVA o del Sulcis, ampiamente riportate dai media solo perché fanno audience, ma di quelle piccole realtà diffuse sul territorio e nascoste ai nostri occhi, aziende satelliti che operano nell’indotto delle grandi aziende pubbliche e private.
Sono quelle ditte con poche decine di dipendenti che soffrono dei ritardati pagamenti, delle gare di appalto al massimo ribasso, dei contratti non rinnovati…
Questa mattina i lavoratori del Gruppo F, una azienda che si occupa delle pulizie all’interno degli insediamenti Rai di Roma, hanno manifestato davanti alla sede Rai di Via Teulada per il mancato pagamento degli stipendi, a novembre l’ultimo.
Sono solo 13 lavoratori, direbbe qualcuno, ma sono 13 delle tante famiglie sulle cui spalle oggi vengono scaricati anni di politiche sbagliate, politiche sociali ed economiche che hanno minato l’intero tessuto produttivo italiano, alle quali nessuno guarda e nessuno chiede scusa per i propri errori.
Oggi sono loro, domani saremo noi a pagarne le conseguenze ritrovandoci un Paese la cui economia si sta sgretolando come argilla sotto il sole.

Quanti lavoratori dovranno ancora urlare la propria sofferenza prima che una classe politica inizi ad ascoltare?
Quante imprese dovranno ancora chiudere prima che una classe politica veda le serrande chiuse?
Quanti uomini e donne dovranno ancora uccidersi prima che una classe politica provi dei rimorsi?

Con la solidarietà non si mangia, è il lavoro che da da mangiare e quando il popolo inizia ad avere fame, aumenta il rischio che diventi pericoloso.

Gli italiani si devono stringere intorno ai 13 lavoratori del Gruppo F e di tutta quell’Italia da loro rappresentata oggi.

mercoledì 16 gennaio 2013

Chiuso per fallimento


Esiste una categoria di cui nessuno si occupa: le micro imprese.

Nel 2009 i piccoli commercianti ed artigiani erano 4.200.000, il 94% dell’imprenditoria italiana con 8.100.000 di addetti con una produzione del 40% del PIL italiano.

Oggi il 70% di queste sono in sofferenza, con una perdita complessiva di 40 mld l’anno; non si può restare indifferenti di fronte a questi numeri, come lo è stata finora la politica italiana.

Sono il tessuto sociale delle nostre città, piccoli imprenditori che si trovano schiacciati dalla grande distribuzione, dai centri commerciali, dalla concorrenza sleale, da una burocrazia soffocante e, da qualche anno, anche da una crisi che sta riducendo i consumi delle famiglie.
Nel nostro immaginario collettivo, sono stati dipinti come una categoria ricca, con la casa al mare e le vacanze a Cortina, certamente non pochi rispecchiano questa immagine, ma la maggior parte delle attività che abbiamo sotto casa, è costretta a fare i conti con ben altre cifre, vediamole.

Incassi che variano dai €70.000 ai €150.000 annui in funzione della categoria merceologica e costi che assorbono quasi il 90% dell’incasso.

Pochi fortunati hanno avuto in eredità la proprietà del locale dove svolgono la loro attività, tutti gli altri pagano un affitto che oscilla dai €9.000 ai €24.000 euro l’anno, tra fornitori, energia ecc. la spesa oscilla dai €7.000 ai €40.000, da soli non si fa impresa, occorre un dipendente che costa circa €28.000.

Fin qui siamo scesi ad un utile lordo che va dai €26.000 ai €58.000, paghiamo lo Stato, IVA, imposte, tasse e contributi per un totale dai €18.000 ai €39.000.

Il risultato è un reddito mensile che va dai €650 ai €1.600, senza tredicesima, senza malattia e vivendo praticamente dentro un negozio, abbandonati dalle istituzioni e dalla politica, con l’unica gratifica nella soddisfazione dei propri clienti.

Purtroppo però quella gratifica non basta più e nel 2011 11.615 imprese hanno chiuso per fallimento e nel 2012 il dato è in aumento, per non parlare di chi non regge alla disperazione e si suicida.

Le micro imprese, i lavoratori, i pensionati (non quelli d’oro) stanno pagando un prezzo molto più alto di quanto riescono a sostenere, ma continuano a pagarlo, in silenzio, abbassando la testa perché in fondo amano l’Italia e pur di vederla risollevare stringono i denti ed accettano tutti i sacrifici che gli vengono imposti per il bene dell’Italia.

Li accettano perché non conoscono tutta la verità, non sanno che in questi anni quella classe politica a cui loro hanno dato fiducia ha calpestato la Costituzione regalando la sovranità sancita dal primo articolo alle banche, firmando degli accordi che li costringerà ai sacrifici per molti anni (trattato di Lisbona, MES e Fiscal Compact), non sanno che mentre si dispiaceva che c’erano sempre meno soldi per i servizi, in alcuni canali “privilegiati” continuavano (e continuano) ad essere gonfi di finanziamenti che scorrevano (e scorrono) in direzione degli stessi mari.

È chiaro che ci sono persone che fanno politica per amor di Patria, peccato che si fa fatica a conoscerne i nomi ed oggi in piena campagna elettorale ci viene chiesto il voto utile, utile a chi? A quella destra che promette minori tasse sapendo bene che non potrà diminuirle? Alla sinistra che per prima ha tradito il popolo firmando il trattato di Lisbona? Al centro con Monti che completerà la svendita del nostro Paese a favore della finanza?

Con quale credibilità e con che faccia questi imbonitori si ripropongono?

Artefici e complici dei mali che affliggono l’Italia e l’Europa,
avvinghiati al loro stesso egoismo.



lunedì 14 gennaio 2013

Che delusione...



215 simboli presentati al Viminale.

Non voglio entrare nel merito dei simboli “clonati” che già di per se fa aumentare la nausea pensando "all’alto grado di responsabilità ed onore" che dimostrano certi personaggi, la corsa alle poltrone sembra un esodo estivo.

È sconcertante l’enorme frammentazione di partiti e movimenti; questo è ciò che ci dovevamo aspettare, “Forza Roma”, “Forza Lazio”, “5° Stella”, “Partito Internettiano”, "Forza Evasori”…

A parte i tradizionali partiti, troveremo sulla scheda elettorale alcuni movimenti nati per dare una seria alternativa al nostro Paese, ma mescolati nella bolgia dei simboli, a mio avviso, creati solo per creare solo confusione nella testa dei cittadini.

Questi sono gli italiani, simboli clonati, partiti civetta, comunque un gioco sporco fatto da nostri concittadini, che anziché avere nel cuore il bene dell’Italia, sfruttano qualsiasi mezzo per impedire che possa entrare in parlamento chi può dare una svolta alla politica italiana, con onestà e responsabilità.

Siamo in piena recessione, migliaia di piccole aziende chiudono ogni giorno, altrettanti lavoratori perdono il lavoro, un governo di tecnici ha avviato una serie di riforme chieste dalle banche ed APPROVATE da una classe politica irresponsabile che ci sta portando alla rovina, ma alcuni italiani invece di unirsi, di opporsi a questo scempio, cercano di assicurarsi una fetta di potere per i prossimi 5 anni; è VERGOGNOSO!

Un plauso a quei movimenti ed associazioni che hanno preferito restare fuori da questo girone dantesco, che lotteranno dall’esterno dimostrando disinteresse personale.

lunedì 7 gennaio 2013

Aiutatemi a capire


Non sono esperto di politica, ne di economia, tanto meno di finanza e questo semplicemente perché per troppi anni sono stato uno dei tanti qualunquisti che popolano il nostro Paese; per troppo tempo ho creduto che quei temi erano molto più grandi di me, troppo importanti e complessi perché un piccolo borghese come me potesse capirne i meccanismi e potesse avere un peso.

Poi un giorno, stanco di sentire i soliti discorsi da parte di una classe politica indifferente davanti ai veri problemi, mentre l’Italia affondava, mi sono chiesto “posso fare qualcosa per migliorare le condizioni del nostro Paese?”, si, potevo fare qualcosa, iniziare ad interessarmi.

Da quel momento ho iniziato a farmi sempre più spesso la stessa domanda, “perché?”.
Spesso cerco, scavo, metto internet sotto sopra ed a volte riesco a trovare la risposta al dubbio che mi attanaglia, ma spesso più scavo e più le domande aumentano, “perché?”.

Perché per quasi 10 anni tutto è filato liscio e poi d’improvviso nel luglio del 2011 la Deutsche Bank si sbarazza di 7 degli 8 miliardi di BTP italiani che deteneva, innescando l’aumento dello spread?
Perché gli speculatori hanno deciso di attaccare, finanziariamente, la maggior parte delle nazioni europee?
Perché i politici degli Stati europei hanno accettato passivamente che ciò accadesse, lasciando che i Paesi da loro governati si impoverissero?
Perché gli stessi politici hanno accettato di istituire l’ESM, fondo salva stati, gestito da una banca privata, con privilegi di immunità ed inviolabilità?
Perché gli stessi politici hanno ulteriormente accettato e ratificato le richieste (fiscal compact) di una banca privata?
Perché dopo il 2008, anno di inizio della crisi, solo nel 2012 e solo negli USA, Francia, Germania ed Italia, alcuni politici hanno tentato di aprire la discussione in parlamento sulla separazione delle attività bancarie da quelle speculative?


Io fatico a darmi queste risposte.

sabato 5 gennaio 2013

Non fatevi prendere per il sedere


La crescita inizierà alla fine del 2013....
si può iniziare a ridurre la pressione fiscale...
i conti italiani adesso sono a posto...
investiremo per il sociale ed il lavoro...

Non fatevi prendere per il sedere.

Noi cittadini ogni anno diamo allo Stato 800 miliardi di euro per pagare sanità, scuola, sicurezza, giustizia, pensioni, servizi, ecc.

Di tutto questo, c’è qualcosa che funziona? Eppure nonostante lavoriamo 6 mesi l'anno per pagarli, lo Stato spende ancora meno per questi servizi, togliendoci gli ospedali, riducendo la qualità della scuola, mandandoci in pensione più tardi, ecc.

Ma di contro la pressione fiscale è aumentata, cioè stiamo dando allo Stato ancora più soldi, ma devo darvi una brutta notizia:

da oggi per i prossimi 14 anni, lo Stato dovrà dare alle banche circa 1.800 miliardi di euro tra interessi sul debito, Fondo salva Stati e Fiscal Compact, e questi soldi dovranno uscire dalle nostre tasche sotto forma di più tasse e meno servizi.

Avete letto bene 1.800 MILIARDI di euro da dare alle banche nei prossimi 14 ANNI, significa una media di 130 miliardi l’anno che, o li togliamo dai servizi o li paghiamo in più, oltre gli 800.
Sempre che non ci siano intoppi, perché basta che i consumi calino un po’, che un po’ di aziende chiudano, che aumenti un po’ la disoccupazione ed i soldi da pagare tenderanno ad aumentare…  ma questo sta già succedendo.

Di tutto ciò diciamo grazie ai trattati europei firmati dalla sinistra, destra e centro.
Andreotti, Prodi, Amato, Berlusconi, Monti, hanno regalato la nostra vita alle banche firmando e convertendo in legge costituzionale i trattati (contratti) di Maastricht, Amsterdam, Nizza, Lisbona, ESM e Fiscal Compact che ci hanno tolto sovranità e ci costringono a ridare alle banche un sacco di soldi, semplicemente perché quattro speculatori hanno deciso di guadagnare sulla nostra pelle.

Nessuno toglierà l'IMU, nessuno vi farà pagare meno tasse, anzi prepariamoci a vederle aumentare ogni anno ed a vedere sempre meno ospedali, meno scuole, meno polizia, meno servizi.




Ai più scettici mettiamo qualche dato.
l'art. 41 e l'allegato II del trattato ESM (fondo salva stati) firmato da 17 Stati, stabiliscono che l'Italia deve versare 125 miliardi divisi in 5 quote, la prima è già stata versata.

l'art. 3 del Fiscal Compact stabilisce che gli Stati della zona euro si impegnano a rispettare il vincolo del pareggio di bilancio, in caso di violazione da parte di uno Stato, questo verrà giudicato dalla Corte Suprema di Giustizia.

l'art. 4 del Fiscal Compact stabilisce che in caso di debito pubblico superiore al 60% del PIL lo Stato applicherà una riduzione di 1/20 l'anno.

Oggi abbiamo un debito pubblico di 2.000 miliardi su cui paghiamo 80 miliardi l'anno di interessi alle banche.

Fatevi voi i conti.




venerdì 4 gennaio 2013

Stati Uniti d'Europa o Unione Europea S.p.A.?


Ogni giorno mi sveglio con la speranza che ci sia un politico che inizi a parlare di separazione bancaria, di sovranità, di Europa Politica…

Macché! Niente di tutto ciò e stampa e TV, media appecoronati ai falsi politici opportunisti, gli vanno dietro gonfiandosi la bocca e parlando di alleanze e sondaggi.
Diamo un sacco di soldi a infidi personaggi che si fanno chiamare politici e che fanno tutto tranne che politica ed ancor meno interessarsi del Paese, ma vengono osannati come i salvatori della Patria, mentre ci sono persone che non prendono un centesimo ma che fanno politica tutti i giorni e la fanno per il solo piacere di dare un contributo vero ed onesto all’Italia e all’europa, parlo di Lorella Presotto, Paolo Barnard e Claudio Messora, solo per citarne alcuni.

Persone che stanno cercando di far capire agli italiani ciò che stampa e TV non spiegano: le vere responsabilità della crisi.

In realtà chiunque lo può capire, semplicemente andando a leggere alcuni articoli del passato ed alcuni documenti ufficiali dell’Unione Europea, in particolare gli ultimi due trattati, l’ESM ed il Fiscal Compact.

Siamo certi che con le ultime manovre approvate dal PDL, PD ed UDC abbiamo messo i nostri conti in sicurezza?

Vogliamo fare due conti?

Abbiamo 2.000 miliardi di debito pubblico pari al 126% del PIL; su questi ogni anno dobbiamo pagare il 4% di interessi, quindi circa 80 miliardi.

Ma abbiamo aderito entusiasti all’ESM che ci costerà 125 miliardi in cinque anni, ovvero 25 miliardi l’anno.
Ma abbiamo anche ratificato con solerzia il Fiscal Compact che ci costerà, se ci va bene, circa 50 miliardi l’anno.

Ricapitoliamo 50 + 80 + 25 = 155 miliardi (€2.500 per ogni cittadino) per i prossimi 5 anni che poi diventeranno circa 130 l’anno (€2.000 per ogni cittadino) per i successivi 15 anni.

Dimenticavo il fiscal compact ci obbliga a pagare questi soldi con le nostre tasse, per cui o paghiamo ogni anno le queste cifre in più di tasse o rinunciamo ad ospedali, scuole, sicurezza, ecc…

NO! I nostri conti non sono in sicurezza!

Ma gli italiani sanno esattamente cosa sono l’ESM ed il Fiscal Compact? Vediamo che razza di accordi hanno fatto quei delinquenti che siedono nei parlamenti degli Stati europei.

L’ESM è il Meccanismo Europeo si Stabilità, meglio conosciuto come Fondo salva Stati; apparentemente è un salvadanaio, all’interno del quale ogni Stato aderente deve versare una quota, che per l’Italia è di 125 miliardi di euro divisi in cinque anni.
L’ESM è gestito dai ministri del tesoro europei e dalla BCE; ma qui c’è già la prima anomalia, la BCE è una banca privata, quindi i soldi dell’ESM (pagati con le nostre tasse) vengono gestiti da una banca privata.
Uno Stato che ha bisogno di aiuti dovrà fare richiesta all’ESM, il quale valuterà l’effettiva necessità e detterà le condizioni per erogare il prestito; seconda anomalia, una banca privata impone la politica economica e fiscale allo Stato in difficoltà.
Ma non è finita, gli Stati aderenti non possono esercitare nessun controllo sull’ESM, non è perseguibile dalla legge, le sedi non possono essere violate, tutti i membri, i rappresentanti ed i dipendenti sono tenuti al segreto e l’ESM può chiedere agli Stati membri, qualsiasi cifra ritiene opportuno, che dovrà essere consegnata entro 7 giorni.

Vi sembra normale che un semplice Fondo gestito da una banca possa operare al di sopra delle leggi e di qualsiasi forma di controllo? Che nessuno possa procedere contro nessun membro, rappresentante, dipendente nemmeno in caso di responsabilità accertata, visto che godono di immunità ed inviolabilità?

Ma non basta, abbiamo anche il Fiscal Compact che ci obbliga al pareggio di bilancio ed alla riduzione del debito pubblico fino alla soglia del 60% del PIL, non rispettare questi obblighi significa essere giudicato dalla Corte Europea di Giustizia.
Questa appropriazione del controllo dello Stato da parte delle banche dovrebbe far scendere in piazza tutti i cittadini europei; dobbiamo renderci conto che tutto questo è IMPOSTO da UNA BANCA PRIVATA che ha trasformato gli Stati in aziende con la complicità dei politici nazionali.

La diminuzione dei consumi, il fallimento di molte aziende, il licenziamento e la messa in Cassa Integrazione di molti lavoratori, l’aumento della pressione fiscale, la riduzione di tutti i servizi e la svendita dei patrimoni dello Stato ci porterà inevitabilmente all’impoverimento di tutti noi.

Ecco perché dobbiamo pretendere a gran voce che:

Venga ripristinata la separazione bancaria; una banca commerciale NON DEVE FARE FINANZA con i risparmi dei cittadini.
Vengano statalizzate le Banche Centrali Nazionali, è inammissibile che una banca PRIVATA sia proprietaria della moneta e imponga agli stati regole di economia.

Se non si parte da queste due riforme sarà come curare un tumore con i cerotti.

Deve essere restituita ai cittadini, la sovranità che oggi, i nostri politici, hanno ceduto alle banche.