Il Presidente del Consiglio, è la figura guida dell’Italia, colui
che ha la massima responsabilità degli italiani e quando lui, ad una conferenza
stampa, ci informa su una iniziativa del Governo, mi fido perché è il
mio Presidente del Consiglio.
Invece purtroppo non posso fidarmi, perché
come qualsiasi buffone e cialtrone, anche lui disprezza i suoi concittadini, e gli manca
di rispetto facendosi grande con annunci fasulli che creano solo false
aspettative e confusione, l’esatto contrario di ciò che è nel compito del
Presidente del Consiglio.
L’ultima settimana di Novembre, Enrico Letta è apparso sui
telegiornali, in una conferenza stampa, annunciando che gli acconti IRPEF, IRES
ed IRAP “sono stati prorogati dal 2 dicembre al 10 dicembre”…
Il mio Presidente del Consiglio, colui che è la mia guida,
colui che è il mio riferimento, mi ha preso per il culo, perché in realtà l’acconto
IRPEF non è stato prorogato.
Caro Enrico Letta, tu che sei stato nominato, neanche
eletto, come ti permetti di fare un annuncio senza avere la certezza che quel
che dici è legge?
Se tu vai in televisione e mi dici che una certa tassa la
pagherò il 10 anziché il 2, io gestirò ed organizzerò i miei pagamenti in
funzione di ciò che tu hai detto davanti a 60 milioni di italiani e mi fido perché
sei il mio Presidente del Consiglio, mai mi passerà per il cervello che in
realtà ti stai prendendo gioco di me.
Eppure lo hai fatto, hai preso per il culo me ed altri 60
milioni di italiani e chissà quante altre volte lo hai fatto, ma in fondo sai
che puoi farlo tutte le volte che vuoi, perché nessuno si lamenterà mai,
nessuno scenderà mai in strada con i forconi, perché noi italiani oramai
abbiamo fatto il callo al sedere, ci siamo abituati ad essere distratti abilmente
per essere inculati e mentre la classe politica catturava la nostra attenzione
con la decadenza di Berlusconi, se ne fregava di noi dimenticando l’annuncio
appena fatto.
Tu non sei più il mio Presidente del Consiglio, sei solo uno
dei tanti fanfaroni che non merita più il mio rispetto, così come tutti i tuoi
compari, per questo voglio che il Ministero dell’Economia, utilizzi i denari
provenienti dalle mie tasse, solo per i servizi ai cittadini, ovvero: Scuola, Sanità, Forze dell’ordine, Magistratura.
E voglio nel modo più assoluto che neanche un centesimo delle
mie tasse finisca nelle tasche dei membri del Parlamento e del Governo, eletti o nominati.