Il 10 Aprile 2012 facevo un resoconto sulla vicenda Malagrotta
per capire perché oggi la discarica più grande di Europa rischia di essere
sommersa dalle polemiche, proteste ed inchieste giudiziarie.
Allora si stava “giocando a palla” tra Monti degli Ortacci
adiacente a Malagrotta, Quadro Alto vicinissimo a Riano e Corcolle adiacente
alla villa Adriana.
Sono passati sei mesi e nel frattempo il commissario straordinario
è cambiato, è caduta la giunta della regione Lazio ma la monnezza va ancora a
riempire Malagrotta e le tasche del suo proprietario mentre il commissario Sottile
ancora insiste su un’altra discarica provvisoria a Monti degli Ortacci, che come
Malagrotta anche quest'altro sito è di Cerroni; per inciso, Malagrotta è nata come
discarica provvisoria ma sono 30 anni che ingoia rifiuti.
È difficile riuscire a trovare una fonte certa sui costi di
Malagrotta, e questo deve far insospettire molto, ma secondo un articolo di
Repubblica del 07/03/2012 si parla di circa €78 a tonnellata, in discarica
arrivano ogni anno circa 1.600.000 tonnellate di rifiuti, quindi solo
Malagrotta ci costa 124 milioni all’anno ovvero €340.000 al giorno.
Quando Alamanno è stato eletto, nel 2008, era già un anno
che si era in emergenza, visto che nel 2007 Malagrotta si sarebbe dovuta
chiudere; tra pochi mesi scadrà il mandato e si tornerà a votare, ma si può
sapere che cosa hanno fatto le ultime due giunte capitoline, di sinistra e di
destra? Per che cosa li abbiamo pagati? Visto che finora i nostri
amministratori ci hanno solo fatto mettere in mora dall’UE e continuato a dare
i nostri soldi Cerroni.
Nel 1984 in svizzera si faceva la raccolta differenzia
separando il vetro per colore, nel 2012 la giunta comunale della capitale d’Italia
ci prende per il c...o con scuse e progetti che fanno solo vergognare.
Oggi una famiglia di tre persone paga circa €310 all’anno per
lo smaltimento dei rifiuti, 310.000 tonnellate vengono differenziate mentre 1.200.000
tonnellate finiscono in discarica; noi cittadini dobbiamo capire che i rifiuti
sono una ricchezza; vetro, carta, plastica metallo, organico… è materia prima
per l’industria e come tale ha un valore quantificabile in denaro, allora perché pagare per buttare quando si può ricavare un utile?
Su questa base si deve realizzare un progetto di raccolta
dei rifiuti che incentivi i cittadini a separarli con cura, personalizzando la
tariffa in funzione della percentuale di differenziato, arrivando anche ad
azzerare la tassa rifiuti e riducendo a zero l’indifferenziato; ancora parliamo
di nuove discariche? Certo visto che in questi ultimi anni i politici e gli
amministratori locali hanno più volte dimostrato di perseguire solo gli interessi di parte e non della
collettività, la questione Malagrotta lo dimostra ampiamente, 7 anni di immobilismo
per far guadagnare un privato con i nostri soldi.
"La civiltà di un popolo si vede da come tratta i propri rifiuti" ricordiamocelo alle prossime elezioni.
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