lunedì 31 dicembre 2012

Patriota o Opportunista?


Sta succedendo qualcosa di meraviglioso.


"Fuori dall'euro se la BCE non garantirà il debito pubblico degli Stati, diventando una vera banca centrale..."

Quante volte abbiamo sentito frasi simili da Lorella Presotto o da Paolo Barnard; NO! Sono le parole Silvio Berlusconi, il leader della demagogia e del populismo.

"Allora anche Presotto e Barnard sono populisti e demagoghi" NO! Loro credono fermamente nelle loro idee e si battono sfidando i poteri forti, il loro scopo è nobile e dettato da un senso di patriottismo...

Silvio Berlusconi dopo quasi 20 anni di presenza in parlamento e 10 di governo, di occasioni per fare qualcosa di patriottico ne ha avute tante, ma è riuscito ad usare il potere legislativo solo per legalizzare i suoi illeciti.

Oggi è un vecchietto patetico come quelli che si fidanzano con la propria badante 49 anni più giovane.

La sua vita politica è finita, distrutta dal suo stesso egoismo ma anziché uscire di scena per godersi i frutti delle sue 38 leggi ad personam, cosa fa? Si fa venire un rigurgito di coscienza, scoprendosi paladino antieuropeista ed antieuro, proprio lui che ha negoziato il trattato del MES.


Paladino e patriota o falso ed opportunista?


Marco Giganti.




venerdì 28 dicembre 2012

Parlamentari irresponsabili


Chi di voi ha esperienza di consigli di amministrazione, sa che le proposte importanti, prima di arrivare alla sala del consiglio, transitano nei bar e ristoranti, discutendo ed accordandosi a tu per tu sugli eventuali vantaggi che ne derivano da tale decisione.

Nel momento che la proposta arriva alla discussione “ufficiale” il proponente sa già chi voterà a favore e chi contro.

Leggi ed emendamenti seguono la stessa logica, ma in modo molto più articolato: i capigruppo si incontrano nel Transatlantico, al bar, al ristorante e li avviene il gioco delle parti “te voti questo emendamento ed io voto il tuo… te appoggi la mia legge ed io appoggio la tua nomina nella tale commissione… te proponi questo emendamento che dovrà essere bocciato per far approvare quest’altro che conterrà anche la tua richiesta…”

Se qualcuno si illude ancora che Berlusconi “si sacrifica” di nuovo per non lasciare il Paese nelle mani della sinistra, è bene che sappia che i governi Prodi e D’Alema hanno proposto diverse leggi a suo favore.
Pensate ancora che la sinistra sia dalla parte degli operai e la destra dalla parte delle aziende?

Provate ad entrare nel sito del Parlamento ed andate a leggere una qualsiasi legge, vi accorgerete che modifica una precedente “all’art x comma y le parole pippo saranno sostituite dalle parole topolino”, che a sua volta ne modifica una precedente e così via, creando una serie quasi infinita di scatole cinesi legislative che non solo rendono la comprensione della legge nella sua globalità, praticamente impossibile, ma consentono di inserire modifiche che portano vantaggi ad alcuni “potenti” con grande svantaggio per l’Italia e gli italiani.

Un esempio tra tutti: l’articolo 60 della legge sulle liberalizzazioni (legge 27 del 2012) al comma 2 recita: “All’articolo 2, comma 3, del decreto legislativo 18 luglio 2005, n. 171, dopo le parole: «Unione europea» sono inserite le seguenti: «o extraeuropei».” Il decreto n.171 è il codice della nautica da diporto e la modifica appena citata, estende alcuni “privilegi” derivanti dall’uso commerciale delle unità da diporto (es: costo agevolato dei carburanti), alle imbarcazioni battenti bandiera extraeuropea, quindi anche di proprietà di società residenti in paradisi fiscali.
L’articolo 60 bis della stessa legge, modifica la legge 214 del 2011 trasformando la tassa di stazionamento per le imbarcazioni in tassa di possesso, di fatto imbarcazioni di bandiera non italiana non pagheranno più alcuna tassa in Italia.

È evidente che questi articoli fanno risparmiare molti soldi in modo legale a tutti coloro che possono permettersi di aprire una società in un paradiso fiscale solo per acquistare uno yacht, chiaramente a danno dello Stato.

Come può “un” parlamentare, eletto difendere gli interessi dei cittadini e dell’Italia, proporre e/o votare una legge che toglie soldi allo Stato, quindi ai servizi per i cittadini, per lasciarli nelle tasche di alcuni personaggi disonesti che a causa di queste leggi diventano onesti?

Eppure il decreto delle liberalizzazioni è stato convertito in legge con il voto della destra, centro e sinistra.

La stessa cosa per l’IMU e così via; sempre tutti d’accordo a votare a sfavore dell’Italia ed a favore di qualche amico.
Pensate ancora che Bersani, Berlusconi, Casini, Monti, Maroni, ecc  abbiano veramente l’interesse a guidare l’Italia fuori dalla crisi?

Amara delusione vi attende.


sabato 17 novembre 2012

Riusciremo a cambiare l'Italia?


In questo ultimo anno ho avuto modo di entrare in contatto con molti movimenti politici, gruppi di persone esasperate dalla nostra classe politica, che hanno deciso di dare un contributo al miglioramento del Paese.

Molti si stanno aggregando, basterà?

Sono sempre troppi i soggetti politici che tenteranno di presentarsi alle prossime consultazioni politiche, non basterà avere qualche sponsor e tanta buona volontà per superare la soglia di sbarramento e molti non riusciranno neanche a superare l’esame burocratico.

L’Italia è un paese di individualisti; se osserviamo con attenzione, ogni gruppo ha una sua peculiarità, alla quale nessuno vuole rinunciare, il proprio manifesto, il proprio simbolo, la propria carica di leader, con il risultato che alle prossime elezioni avremo un’offerta così ampia di nuove liste “civiche” tra le quali si nasconderanno facilmente anche le liste dei vecchi volponi della politica.

Il risultato sarà quello di creare ancora più confusione tra gli italiani che chiedono un rinnovamento della classe politica tramite la formazione di UN nuovo soggetto politico, non mille.

Mi sono trovato a parlare con persone che dietro alla parola “rinnovamento” fanno la stessa vecchia politica, pseudopolitici che non parlano di programmi, di idee, di persone ma di numeri, “te hai un amico che ci porta 3000 voti, lo candidiamo…” certo è vero che occorre essere realisti in merito al numero di voti che si deve ottenere, ma credo che un nuovo soggetto politico deve nascere realmente dalla gente, coinvolgere la gente e non calato dall’alto come una scatola vuota o, peggio, trattare gli italiani come semplici numeri; in questo momento l’unico che si è mosso tra la gente, è il movimento 5 stelle, peccato però che le decisioni non le prende il movimento, ma solo il loro leader.

Poi ci sono quei movimenti che vogliono fare le battaglie ideologiche “solo uscendo dall’Europa possiamo risolvere tutti i problemi…”; l’informazione (giornali e tv) per anni hanno bombardato gli italiani che l’Europa e l’euro sono una cosa buona, in questo ultimo periodo la persona più stimata è Draghi ed il MES è visto da tutti come il fondo salva Stati.

Mi piacerebbe sapere come intendono fare in poche settimane per far cambiare idea al 50% degli italiani(30.000.000) su concetti che, ancora oggi, i telegiornali divulgano in maniera distorta.

Come si può pensare che le aziende che oggi esportano i loro beni, le famiglie che hanno un mutuo, possano dare fiducia ad un movimento di sconosciuti, calato dall’alto, che dice “fuori dall’euro”?

Alle prossime elezioni rischiamo di avere il Movimento 5 Stelle quale primo partito, ma PD, i resti del PDL ed UDC uniti in una grande coalizione richiamando di nuovo Monti come premier, ritrovandoci stavolta per cinque anni un uomo che fa solo gli interessi delle banche con il consenso della politica.

Ed i piccoli movimenti confederati che dovevano cambiare la politica italiana?

Avranno speso di tasca propria un sacco di soldi, perdendo una grande occasione ritrovandosi nuovamente fuori dalla politica e, senza volerlo, avendo dato una mano ai vecchi partiti, semplicemente perché

tanti movimenti nuovi = nessun movimento nuovo”.

martedì 30 ottobre 2012

Lettera agli italiani


Il Movimento 5 Stelle è stata l’unica alternativa alla quale solo 368.006 siciliani su 4.200.000 hanno dato fiducia, significa che il 52,58% dei siciliani non si sente rappresentato da nessun partito, liste civiche comprese.

In Italia ci sono pensionati che si vedono tagliare la pensione da €450 al mese, lavoratori 50enni che vengono licenziati o messi in mobilità, docenti che invecchiano con contratti precari, giovani costretti ad accettare qualsiasi compromesso per uno stipendio precario di €600, imprenditori, commercianti ed artigiani che vedono la propria azienda, la casa e l’auto sequestrate dallo Stato perché non riescono a pagare ciò che il fisco gli chiede.

Come possiamo sperare di cambiare l’Italia e risolvere i nostri problemi se non creiamo noi un’alternativa seria, fatta di queste persone?

Ma porca miseria siamo il 52%, manderemo a casa TUTTI e saremo noi a scrivere il nostro futuro, invece preferiamo restare a casa con la scusa che “tanto sono tutti uguali” lasciando che coloro che ci hanno distrutto la vita seguitino a mettere i loro prescelti per continuare a spremerci.

Vogliamo eliminare i privilegi di politici, superpensionati e baby pensionati?
Vogliamo vedere tutte le spese fatte da politici, amministratori e dallo Stato?
Vogliamo poter mandare a casa chiedendogli i danni ogni volta che un politico spreca i nostri soldi?
Vogliamo essere noi a dire alle banche cosa devono fare e non viceversa?
Vogliamo risolvere una volta per tutte i problemi di milioni di famiglie?

Se vogliamo veramente che qualcuno faccia ciò che chiediamo, dobbiamo impegnarci un pochino tutti e farlo noi, altrimenti continueremo ad essere presi per il sedere con soliti discorsi fatti dalle solite facce di bronzo senza che nulla cambi.

Trasformiamoci dal 52% di astensionisti in un partito nuovo, onesto e fatto da cittadini dal 52% di voti, altrimenti non avremo più neanche il diritto di lamentarci.

Firmato
un cittadino.

domenica 28 ottobre 2012

MALAGROTTA LA DISCARICA DELLA VERGOGNA


Ama Roma rifiuti non differenziati
Il 10 Aprile 2012 facevo un resoconto sulla vicenda Malagrotta per capire perché oggi la discarica più grande di Europa rischia di essere sommersa dalle polemiche, proteste ed inchieste giudiziarie.


Allora si stava “giocando a palla” tra Monti degli Ortacci adiacente a Malagrotta, Quadro Alto vicinissimo a Riano e Corcolle adiacente alla villa Adriana.

Sono passati sei mesi e nel frattempo il commissario straordinario è cambiato, è caduta la giunta della regione Lazio ma la monnezza va ancora a riempire Malagrotta e le tasche del suo proprietario mentre il commissario Sottile ancora insiste su un’altra discarica provvisoria a Monti degli Ortacci, che come Malagrotta anche quest'altro sito è di Cerroni; per inciso, Malagrotta è nata come discarica provvisoria ma sono 30 anni che ingoia rifiuti.

È difficile riuscire a trovare una fonte certa sui costi di Malagrotta, e questo deve far insospettire molto, ma secondo un articolo di Repubblica del 07/03/2012 si parla di circa €78 a tonnellata, in discarica arrivano ogni anno circa 1.600.000 tonnellate di rifiuti, quindi solo Malagrotta ci costa 124 milioni all’anno ovvero €340.000 al giorno.

Quando Alamanno è stato eletto, nel 2008, era già un anno che si era in emergenza, visto che nel 2007 Malagrotta si sarebbe dovuta chiudere; tra pochi mesi scadrà il mandato e si tornerà a votare, ma si può sapere che cosa hanno fatto le ultime due giunte capitoline, di sinistra e di destra? Per che cosa li abbiamo pagati? Visto che finora i nostri amministratori ci hanno solo fatto mettere in mora dall’UE e continuato a dare i nostri soldi Cerroni.

Nel 1984 in svizzera si faceva la raccolta differenzia separando il vetro per colore, nel 2012 la giunta comunale della capitale d’Italia ci prende per il c...o con scuse e progetti che fanno solo vergognare.

Oggi una famiglia di tre persone paga circa €310 all’anno per lo smaltimento dei rifiuti, 310.000 tonnellate vengono differenziate mentre 1.200.000 tonnellate finiscono in discarica; noi cittadini dobbiamo capire che i rifiuti sono una ricchezza; vetro, carta, plastica metallo, organico… è materia prima per l’industria e come tale ha un valore quantificabile in denaro, allora perché pagare per buttare quando si può ricavare un utile?

Su questa base si deve realizzare un progetto di raccolta dei rifiuti che incentivi i cittadini a separarli con cura, personalizzando la tariffa in funzione della percentuale di differenziato, arrivando anche ad azzerare la tassa rifiuti e riducendo a zero l’indifferenziato; ancora parliamo di nuove discariche? Certo visto che in questi ultimi anni i politici e gli amministratori locali hanno più volte dimostrato di perseguire solo  gli interessi di parte e non della collettività, la questione Malagrotta lo dimostra ampiamente, 7 anni di immobilismo per far guadagnare un privato con i nostri soldi.

"La civiltà di un popolo si vede da come tratta i propri rifiuti" ricordiamocelo alle prossime elezioni.

lunedì 22 ottobre 2012

Crescita o fallimento?



Nei primi sei mesi del 2012 sono state aperte 120.000 imprese contro 146.000 che hanno chiuso; dall’inizio della crisi solo i fallimenti sono stati 46.000; nel 2011 hanno dichiarato fallimento 11.615 imprese con 50.000 posti di lavoro perduti; aziende che non potranno più concorrere alla ripresa dell’economia.
La ratifica del MES (fondo salva stati) ci obbliga a versare al fondo 125 miliardi ed il fiscal compact (pareggio di bilancio in costituzione)  vieta allo Stato di spendere più di quanto incassa dalle tasse.
Facciamo un piccolo conto:
800 miliardi circa entrano dalle tasse
145 miliardi si versano al MES
80 miliardi si danno alle banche per gli interessi sui 2.000 di debito pubblico
La differenza da molti meno servizi ad un costo molto più alto per i cittadini.
Come si fa a parlare di crescita con queste cifre e con sempre meno aziende che producono?


domenica 14 ottobre 2012

Dove nasce il debito pubblico?


Ci sono cose che televisione e giornali non scrivono, ma che è diritto di tutti sapere facendo una breve e semplice cronistoria.

1934 Roosevelt separa le banche dalle finanziarie per fermare la speculazione, causa della crisi del '29.
1971 il denaro viene svincolato dall’oro grazie a Nixon.
Il denaro non ha più un valore reale e si può stamparne di più senza ridurne il valore.
1981 il Ministero del Tesoro lascia alla Banca d’Italia (privata) piena autonomia sui tassi di interesse.
Da quel momento lo Stato rinuncia al controllo della moneta.
1992 a Maastricht viene “creata” l’UE e la BCE, banca privata con pieno mandato sulle politiche monetarie.
Gli Stati creano una banca controllata dai privati a cui concedono la sovranità monetaria, rinunciando a qualsiasi controllo su questa.
1999 Clinton riunifica l’attività bancaria con quella finanziaria.
Da quel momento le banche si fondono creando colossi bancari che prediligono la speculazione finanziaria all’attività di credito alle imprese ed alle famiglie.
2011 viene creato il MES (fondo salva Stati)
Il MES è gestito dai ministri del tesoro insieme alla BCE; ogni Stato deve versare una quota; il MES può chiedere l’aumento delle quote in qualsiasi momento, da versare entro 7 giorni; è esente da imposte; tutti hanno immunità giurisdizionale; sono obbligati al segreto; non possono essere indagati ne soggetti a perquisizioni.
2012 viene inserito il pareggio di bilancio in Costituzione.
Su richiesta della BCE, dal 2013 lo Stato non può spendere più di quanto incassa con le tasse
Oramai è molto tempo che lo Stato è costretto a prendere il denaro in prestito dalle banche, vendendo titoli; è evidente che non avendo sovranità monetaria, e spendendo in modo sconsiderato siamo arrivati ad un debito di 2.000 miliardi di euro, con le banche che si arrogano il diritto di capeggiare la politica dei governi.
Questo dimostra che nel corso dei decenni i politici, in particolare i nostri, hanno regalato potere e sovranità alle banche, togliendolo al popolo, creandosi contemporaneamente un fortino legislativo che gli ha consentito di essere finora eletti e rieletti, sperperando a loro piacimento i nostri soldi, fregandosene totalmente dei Cittadini.
Oggi i nostri problemi quotidiani, la disoccupazione, le imprese che chiudono, le tasse che aumentano sono le conseguenze di questa politica perpetrata da partiti di destra, centro e sinistra.

martedì 9 ottobre 2012

MANDIAMOLI A CASA!



Parlando con i cittadini, la nausea verso l’attuale classe politica è evidente e copiosa.

Le persone normali, quelle che mandano avanti la famiglia con meno di €1.000 al mese, sono stanche di vedere la propria vita ed i propri soldi gestiti da una “casta” che ha distrutto la ricchezza dell’Italia, utilizzandoli per interessi e piaceri propri e degli amici, mentre un uomo disperato si uccide.

Oramai c’è un desiderio che si diffonde in tutti gli angoli del Paese, “MANDIAMOLI A CASA!”

È uno slogan ipocrita quando a pronunciarlo sono gli stessi rappresentanti della “casta”; è una volontà nata dall’esasperazione quando sono i cittadini a dirlo.
Ma come facciamo?

Come possono i cittadini mandare a casa questa marmaglia di disonesti che si arroga il diritto di essere nel giusto e che ancora oggi cerca una strategia per apparire pura ed immacolata con il solo scopo di rimettere le proprie lorde chiappe sulle poltrone del parlamento, delle regioni, delle province e dei comuni?

“Non andiamo a votare!” dicono molti; certo è legittimo quando non c’è nessuno che ci rappresenta, ma è altrettanto certo che questi cialtroni avranno comunque chi li voterà, rendendo vana la nostra protesta.

Allora?

Allora creiamo noi i nostri rappresentanti, creiamo noi un nuovo gruppo politico, facciamolo nascere dal popolo, da tutti noi cittadini, non è facile ma se non iniziamo quei delinquenti staranno sempre li a succhiare i nostri soldi e continuando a riempirsi la bocca di rinnovamenti futuri.

Mettiamo da parte gli individualismi e le ideologie e per una volta almeno iniziamo ad unire i nostri problemi, i nostri drammi, ma anche le nostre idee, le proposte nostre e dei mille movimenti esistenti, in una unica proposta politica, fatta dalla gente, con una unica lista fatta di persone serie, responsabili e capaci provenienti dalle eccellenze civiche.

Vogliamo eliminare questi maledetti finanziamenti ai partiti?
Vogliamo eliminare i privilegi di cui si sono appropriati TUTTI i politici locali e nazionali?
Vogliamo che i soldi delle nostre tasse siano gestiti con responsabilità?
Vogliamo rimettere in discussione l’euro e le sue anomalie?
Vogliamo iniziare a vedere persone pulite, oneste e responsabili all’interno delle Istituzioni?

Coloro a cui danno fastidio queste parole, dirà che è demagogia, a costoro chiedo, è demagogia un pensionato che cerca nei cassonetti? Un insegnante della scuola precario da 20 anni? Un operaio in cima ad una gru? Un imprenditore che si uccide a causa della crisi?

No! È esasperazione!


Marco Giganti



sabato 29 settembre 2012

SONO STANCO!


Oggi i cittadini italiani stanno pagando sulla propria pelle oltre 20 anni di cattiva politica, a partire dagli sprechi, di cui recentemente ne abbiamo avuto abbondanti testimonianze, dimostrando la vergognosa arroganza e mancanza di rispetto della nostra classe politica.

In questi ultimi anni l’uso indiscriminato di tutte le varie forme di precariato hanno schiavizzato un’intera generazione, togliendogli dignità e futuro, dignità e futuro che lo Stato sta togliendo anche ai lavoratori autonomi, piccoli commercianti ed artigiani che sono il tessuto sociale del nostro Paese e che un tumore chiamato “Crisi male gestita” sta distruggendo giorno dopo giorno.

Personalmente sono stanco di vedere operai che salgono su una torre o scendono sotto terra per far sentire la loro voce.

Sono stanco di leggere che un uomo si è ucciso perché con il lavoro aveva perso anche il futuro.

Sono stanco di vedere troppe serrande chiuse, cartelli AFFITTASI che ingialliscono, persone che chiedono aiuto e che nessuno ascolta.

Per questo ho voluto contribuire a fondare un movimento di CITTADINI, Nazionale, uno strumento da mettere nelle vostre mani giovani e anziani, uomini e donne, imprenditori, lavoratori autonomi e dipendenti, precari, disoccupati, cassaintegrati, pensionati e studenti, di destra e sinistra, per voi, per NOI Cittadini.

NO! Non è un partito, dove si preoccupano solo di alleanze e di finanziamenti, non ci sono leader, ci sono solo persone che hanno voluto dare forma ad un sogno, creare un nuovo movimento politico fatto dai Cittadini, per i Cittadini, con due punti fissi:

un codice etico I N D E R O G A B I L E e l’autofinanziamento, NON ACCETTIAMO NESSUNA FORMA DI FINANZIAMENTO PUBBLICO.

Abbiamo inoltre fissato i punti principali di un programma politico, che porti lo Stato vicino ai Cittadini.

Voglio ascoltare le vostre opinioni, i vostri suggerimenti e le vostre critiche, dando spazio a tutti, perché ognuno di voi ha un’esperienza diversa, un’esperienza importante.








Punto 1:
RINNOVAMENTO DELLA POLITICA e DEL SISTEMA ELETTORALE per eliminare i privilegi della “casta” e rispettare le scelte dei Cittadini

Punto 2:
FLESSIBILITA’ TUTELATA del LAVORO con un  SISTEMA PENSIONISTICO EQUO che tuteli le categorie svantaggiate, eliminando i privilegi. 

Punto 3:
Rilancio dell’economia ECONOMIA incentivando la produzione e promuovendo lo SILUPPO

Punto 4:
LIBERALIZZAZIONE SOLIDALE a favore dei cittadini e PRIVATIZZAZIONE REGOLAMENTATA  dei  SERVIZI SECONDARI

Punto 5:
CULTURA, ISTRUZIONE e RICERCA adeguamento dell’offerta formativa e dei servizi scolastici ed universitari.

Punto 6:
RIFORMA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE contro CORRUZIONE, INEFFICIENZA e SPRECHI.

Punto 7:
RIFORMA e SEMPLIFICAZIONE del SISTEMA FISCALE per una riduzione dei privilegi ed una reale equità.

Punto 8:
POLITICA INTERNAZIONALE per tutelare la sovranità degli Stati contro le speculazioni finanziarie , i danni all’ambiente e gli interessi delle Lobby mondiali.

Punto 9:
RIFORMA DELLA GIUSTIZIA contro criminalità, corruzione, privilegi, leggi ‘ad personam’.

PUNTO 10:
Definizione di un PIANO ENERGETICO NAZIONALE, protezione efficace di AMBIENTE e TERRITORIO

domenica 23 settembre 2012

I nostri soldi buttati dalla finestra


Polverini adesso ha puntato i piedi, al via i tagli e non si dimette, d’altra parte lei poverina non ne sapeva nulla.

Sono quattro anni che è presidente della regione Lazio e adesso ha deciso di tagliare le spese… perché non lo ha fatto prima?
Se non fosse uscito fuori lo scandalo Fiorito, avrebbero continuato così… niente tagli alla spesa.

Renzo Bossi, Rutelli, Polverini e chissà quanti ancora, ma come, li abbiamo eletti per gestire le centinaia di miliardi di soldi pubblici e poi gli fregano di sotto il naso vagonate di soldi e loro non se ne accorgono… ma ci prendete per imbecilli?

Un giorno la mia compagna si è accorta subito che avevo preso 20 euro dal cassetto del comodino ed i nostri politici invece…

Ci sono migliaia di pensionati che vivono con €500 al mese e l’IMPS gli ha anche chiesto indietro la quattordicesima; perché serve forse ai partiti per mettere a bilancio feste, cene, fotografi, ecc. per centinaia e centinaia di migliaia di euro?

Signora Polverini, lei non ha il minimo rispetto dei suoi elettori, dei suoi concittadini, le spese effettuate dai membri della sua giunta possono anche essere legali, ma moralmente è vergognoso assistere allo spreco indiscriminato di soldi pubblici per feste e pranzi, mentre ci sono suoi concittadini che non arrivano alla fine del mese.

Una persona che ha un minimo di dignità si dimette; lo faccia immediatamente signora Polverini.

Sono molti i temi per i quali ci batteremo, uno di questi sono proprio i bilanci dei partiti e della P.A. (http://www.noicittadiniperlitalia.it/1/upload/bozza_proposta_legge_lab_pa.pdf).

I bilanci devono essere certificati e resi pubblici; ogni cittadino ha il DIRITTO di sapere come vengono spesi i soldi delle proprie tasse, con particolare attenzione a quelle voci di bilancio che non sono strettamente legate ai servizi erogati ai cittadini.

Stiamo lavorando anche ad una proposta di legge in merito ai privilegi della politica nazionale e locale, proposta che farà parte del nostro programma.

Ma voi avete così tanti soldi da non preoccuparvi se qualcun'altro ci fa ciò che vuole?

Non pensate sia arrivato il momento di reagire?
Di impedire che un delinquente venga eletto e si diverta con i vostri soldi?
Vorrei leggere le vostre proposte da inserire in un programma nato da voi, portato avanti da voi.

Basta politici corrotti e santi.


mercoledì 19 settembre 2012

Barcolla la democrazia


Voi regalereste le vostre buste paga al vostro vicino per poi chiedergli i soldi in prestito di volta in volta?


Io no!


Purtroppo però è quello che la nostra classe politica (e non solo nostra) hanno fatto.

Il giorno che fu creato l’euro, i politici degli Stati fondatori dell’UE, hanno deciso che le banconote non sarebbero più state stampate dallo Stato, ma da una banca, la BCE, a cui riconobbero anche la proprietà delle banconote stampate.
Ma lo stesso giorno, hanno deciso che le BCN (Banca d’Italia, Bundesbank…) proprietarie della BCE dovevano diventare private (fino ad allora il tasso di sconto veniva deciso di concerto con il Ministero del Tesoro)..
.
Ma se lo Stato non è più proprietario del denaro e non può neanche controllarne la stampa (politica monetaria), come fa circolare?

Semplice, la BCE lo presta allo Stato tramite i suoi proprietari, le banche private e queste, tramite la BCE, impongono delle condizioni.

Facciamo un esempio:
volete acquistare una nuova auto ma non avete i soldi; non potendoli stampare in casa, andate in banca per chiedere un prestito e la banca vi detta le condizioni, tra cui chiede il vostro reddito, se non è sufficiente, o gli portate altre garanzie o niente prestito.

LA BANCA STA ENTRANDO DENTRO LA VOSTRA ECONOMIA DOMESTICA E VI STA DICENDO QUANTO DOVETE GUADAGNARE PER AVERE IL PRESTITO.

Ora siete riusciti ad avere €20.000 ma dovete pagare €5.000 di interessi per 5 anni di prestito.
Significa che AVETE PRESO €20.000 MA AVETE UN DEBITO CON LA BANCA DI €25.000.

Questo è quello che succede allo Stato, le banche prestano denaro allo Stato in cambio di Buoni del Tesoro, ma siccome non parliamo di €20.000 ma di migliaia di miliardi di euro, le banche tramite la BCE entrano dentro la nostra politica economica dicendo ai governi quali riforme è bene fare, vedi la famosa lettera della BCE a Berlusconi, il MES, il Fiscal Compact e mentre giornali e televisioni ci fanno credere che sono delle grandi conquiste, le banche, che poi sono controllate dai grandi speculatori, entrano nella nostra vita decidendo cosa lo Stato deve o non deve fare.

Quindi con i trattati capestro in essere, che hanno ceduto alle banche, e quindi alla speculazione, sempre più potere, superiore agli Stati, pensate che il governo Monti, o di qualsiasi partito dell’attuale classe politica (firmataria dei trattati), governerà per il bene del Paese? O continueranno a fare ciò che gli “suggeriranno” le banche?

art. 1
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Ma non eravamo noi ad avere la sovranità?



Riferimenti:

sabato 15 settembre 2012

Lo Stato delle banche 3 - cos'è il MES


Carissimi,


la rete è piena di messaggi riportanti opinioni preoccupanti sui trattati europei, ma non è facile trovare chi ne spiega i motivi, per cui ho deciso di illustrare in modo semplice il perché di quelle opinioni partendo da uno dei più controversi trattati, il MES o ESM o Meccanismo Europeo di Stabilità o meglio conosciuto come fondo salva Stati.

Il MES nasce con l’obiettivo di intervenire per evitare il fallimento di uno Stato; dobbiamo immaginare il MES come un grande salvadanaio, in cui 17 membri mettono dei soldi per prestarli a chi di loro è in difficoltà.

Lo scopo sembra dei più onesti e generosi, ma iniziamo ad analizzare il trattato.

Cominciamo con il dire che “Il 20 giugno 2011 i rappresentanti dei governi degli Stati membri dell’Unione europea hanno autorizzato le parti contraenti del presente trattato a chiedere alla Commissione europea e alla Banca centrale europea (BCE) di svolgere i compiti previsti dal presente trattato.

Secondo i dettami giuridici, Il MES è un soggetto che raccoglie fondi per poi investirli e le parti contraenti sono i 17 Stati della zona euro (art.1).
Quindi gli Stati membri mettono i soldi nel MES e la Commissione europea insieme alla BCE li “gestiscono”, tanto per essere precisi l'Italia all'Italia costerà 125 miliardi di euro, soldi pagati dai cittadini e che non verranno usati per i servizi ai cittadini.

Però la concessione del sostegno alla stabilità (acquisto titoli o prestito) è vincolato ad una serie di valutazioni sullo Stato che richiede il sostegno, tali valutazioni vengono fatte di concerto con la BCE e se leggiamo l’articolo in senso negativo, in base alle valutazioni, il MES potrebbe anche negare il sostegno (art.13).

C’è però una parola che ricorre spesso all’interno del trattato “…condizioni…”, la troviamo al punto (6) delle considerazioni iniziali, al punto (15), agli articoli 3, 5, 12 e 13, in pratica la concessione del sostegno è subordinata a delle “condizioni rigorose”, in particolare all'art.5 troviamo: "6. Il consiglio dei governatori adotta decisioni di comune accordo in merito a quanto segue:... g) il mandato alla Commissione europea per negoziare, di concerto con la BCE, le condizioni di politica economica cui è subordinata ogni operazione di assistenza finanziaria, ai sensi dell’articolo 13, paragrafo 3;", mentre l’art.12 recita: “Tali condizioni possono spaziare da un programma di correzioni macroeconomiche al rispetto costante di condizioni di ammissibilità predefinite.”, sono parte delle condizioni anche i costi e gli interessi a carico dello stato membro in difficoltà, stabiliti dal MES.

Sempre l’art.13, stabilisce che La Commissione europea, di concerto con la BCE, hanno il compito di controllare che le condizioni imposte vengano rispettate.

Da quanto capiamo fin qui, risulta evidente che la BCE ricopre un ruolo importante al interno del MES, nella valutazione per la concessione degli aiuti (che possono anche essere rifiutati dal MES), nello stabilire le condizioni di politica economica che lo Stato deve adottare, nel controllo che lo Stato rispetti le condizioni dettate, in pratica si è concesso alla BCE il controllo della politica economica degli Stati membri della zona euro.

Ma andiamo avanti; l'art.9 dispone che se il MES richiede ai membri un aumento del capitale, questi hanno 7 giorni per effettuare il versamento ed in caso di inadempienza è facoltà del MES rivalersi nel immediato sugli altri Stati, per poi applicare allo Stato inadempiente ulteriori interessi di mora (art.25).

Il trattato non si ferma qui, stabilisce anche che il MES è autorizzato a ricapitalizzare le Banche senza l’intermediazione dei governi centrali (art.15).

Ma ci sono altri tre articoli “accessori” che riguardano tutti i membri degli organi di gestione del MES e tutto il personale, gli art. 34, 35 e 36 che obbligano questi al segreto professionale, gli concede l’immunità e l’inviolabilità, oltre che concedere l’esenzione fiscale nell’ambito delle attività del MES.

In tutto questo dobbiamo ricordare che la BCE è controllata, tramite le Banche Centrali Nazionali (Banca d'Italia), dalle banche private e che i soldi in ballo sono pubblici, ovvero dei cittadini.

Vi lascio con alcune domande.

Se il fine del MES è dei più nobili, come mai viene coinvolta la BCE (banca privata) anche  nella politica economica degli Stati?

Come mai al MES gli viene concessa anche la ricapitalizzazione delle banche?

E come mai sono stati concessi privilegi che non ha neanche un capo di stato (segreto, immunità ed esenzione fiscale)?

Buona lettura.

Marco Giganti.

martedì 11 settembre 2012

Il potere è nelle vostre mani



Finora abbiamo prestato attenzione solo a noi stessi, al nostro lavoro ed alla nostra famiglia, pensando che la politica si svolga solo nei “Palazzi del Potere”, ma il risultato è stato solo di aver tolto il futuro proprio ai nostri figli.

“È  inutile che ti illudi, tanto non cambia mai niente, alle prossime elezioni saranno sempre gli stessi”, con queste risposte che ci siamo dati per decenni abbiamo messo la vita nostra e dei nostri figli nelle mani di altre persone senza mai preoccuparci di cosa ne facevano.

Fabio, Antonio, Adele, Mario, Alessandro, Luigina… vorrei elencarvi tutti, siete voi che avete il potere nelle vostre mani, non gettatelo via disinteressandovi, perché ogni volta che girate la testa dall’altra parte, ogni volta che accettate con rassegnazione, la politica mette le mani nelle vostre tasche.

In questi ultimi periodi in rete sono nati molti movimenti che si propongono di avviare il rinnovamento culturale e politico dell’Italia, ognuno con le proprie proposte, giuste o sbagliate che siano, ci sono comunque persone che le stanno esponendo e vi stanno dando la possibilità di partecipare con le vostre proposte, idee o critiche, senza ideologismi e preconcetti per dire finalmente “secondo me….”.

Approfittiamo tutti di questa opportunità e allora qualcosa finalmente cambierà.