sabato 29 settembre 2012

SONO STANCO!


Oggi i cittadini italiani stanno pagando sulla propria pelle oltre 20 anni di cattiva politica, a partire dagli sprechi, di cui recentemente ne abbiamo avuto abbondanti testimonianze, dimostrando la vergognosa arroganza e mancanza di rispetto della nostra classe politica.

In questi ultimi anni l’uso indiscriminato di tutte le varie forme di precariato hanno schiavizzato un’intera generazione, togliendogli dignità e futuro, dignità e futuro che lo Stato sta togliendo anche ai lavoratori autonomi, piccoli commercianti ed artigiani che sono il tessuto sociale del nostro Paese e che un tumore chiamato “Crisi male gestita” sta distruggendo giorno dopo giorno.

Personalmente sono stanco di vedere operai che salgono su una torre o scendono sotto terra per far sentire la loro voce.

Sono stanco di leggere che un uomo si è ucciso perché con il lavoro aveva perso anche il futuro.

Sono stanco di vedere troppe serrande chiuse, cartelli AFFITTASI che ingialliscono, persone che chiedono aiuto e che nessuno ascolta.

Per questo ho voluto contribuire a fondare un movimento di CITTADINI, Nazionale, uno strumento da mettere nelle vostre mani giovani e anziani, uomini e donne, imprenditori, lavoratori autonomi e dipendenti, precari, disoccupati, cassaintegrati, pensionati e studenti, di destra e sinistra, per voi, per NOI Cittadini.

NO! Non è un partito, dove si preoccupano solo di alleanze e di finanziamenti, non ci sono leader, ci sono solo persone che hanno voluto dare forma ad un sogno, creare un nuovo movimento politico fatto dai Cittadini, per i Cittadini, con due punti fissi:

un codice etico I N D E R O G A B I L E e l’autofinanziamento, NON ACCETTIAMO NESSUNA FORMA DI FINANZIAMENTO PUBBLICO.

Abbiamo inoltre fissato i punti principali di un programma politico, che porti lo Stato vicino ai Cittadini.

Voglio ascoltare le vostre opinioni, i vostri suggerimenti e le vostre critiche, dando spazio a tutti, perché ognuno di voi ha un’esperienza diversa, un’esperienza importante.








Punto 1:
RINNOVAMENTO DELLA POLITICA e DEL SISTEMA ELETTORALE per eliminare i privilegi della “casta” e rispettare le scelte dei Cittadini

Punto 2:
FLESSIBILITA’ TUTELATA del LAVORO con un  SISTEMA PENSIONISTICO EQUO che tuteli le categorie svantaggiate, eliminando i privilegi. 

Punto 3:
Rilancio dell’economia ECONOMIA incentivando la produzione e promuovendo lo SILUPPO

Punto 4:
LIBERALIZZAZIONE SOLIDALE a favore dei cittadini e PRIVATIZZAZIONE REGOLAMENTATA  dei  SERVIZI SECONDARI

Punto 5:
CULTURA, ISTRUZIONE e RICERCA adeguamento dell’offerta formativa e dei servizi scolastici ed universitari.

Punto 6:
RIFORMA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE contro CORRUZIONE, INEFFICIENZA e SPRECHI.

Punto 7:
RIFORMA e SEMPLIFICAZIONE del SISTEMA FISCALE per una riduzione dei privilegi ed una reale equità.

Punto 8:
POLITICA INTERNAZIONALE per tutelare la sovranità degli Stati contro le speculazioni finanziarie , i danni all’ambiente e gli interessi delle Lobby mondiali.

Punto 9:
RIFORMA DELLA GIUSTIZIA contro criminalità, corruzione, privilegi, leggi ‘ad personam’.

PUNTO 10:
Definizione di un PIANO ENERGETICO NAZIONALE, protezione efficace di AMBIENTE e TERRITORIO

domenica 23 settembre 2012

I nostri soldi buttati dalla finestra


Polverini adesso ha puntato i piedi, al via i tagli e non si dimette, d’altra parte lei poverina non ne sapeva nulla.

Sono quattro anni che è presidente della regione Lazio e adesso ha deciso di tagliare le spese… perché non lo ha fatto prima?
Se non fosse uscito fuori lo scandalo Fiorito, avrebbero continuato così… niente tagli alla spesa.

Renzo Bossi, Rutelli, Polverini e chissà quanti ancora, ma come, li abbiamo eletti per gestire le centinaia di miliardi di soldi pubblici e poi gli fregano di sotto il naso vagonate di soldi e loro non se ne accorgono… ma ci prendete per imbecilli?

Un giorno la mia compagna si è accorta subito che avevo preso 20 euro dal cassetto del comodino ed i nostri politici invece…

Ci sono migliaia di pensionati che vivono con €500 al mese e l’IMPS gli ha anche chiesto indietro la quattordicesima; perché serve forse ai partiti per mettere a bilancio feste, cene, fotografi, ecc. per centinaia e centinaia di migliaia di euro?

Signora Polverini, lei non ha il minimo rispetto dei suoi elettori, dei suoi concittadini, le spese effettuate dai membri della sua giunta possono anche essere legali, ma moralmente è vergognoso assistere allo spreco indiscriminato di soldi pubblici per feste e pranzi, mentre ci sono suoi concittadini che non arrivano alla fine del mese.

Una persona che ha un minimo di dignità si dimette; lo faccia immediatamente signora Polverini.

Sono molti i temi per i quali ci batteremo, uno di questi sono proprio i bilanci dei partiti e della P.A. (http://www.noicittadiniperlitalia.it/1/upload/bozza_proposta_legge_lab_pa.pdf).

I bilanci devono essere certificati e resi pubblici; ogni cittadino ha il DIRITTO di sapere come vengono spesi i soldi delle proprie tasse, con particolare attenzione a quelle voci di bilancio che non sono strettamente legate ai servizi erogati ai cittadini.

Stiamo lavorando anche ad una proposta di legge in merito ai privilegi della politica nazionale e locale, proposta che farà parte del nostro programma.

Ma voi avete così tanti soldi da non preoccuparvi se qualcun'altro ci fa ciò che vuole?

Non pensate sia arrivato il momento di reagire?
Di impedire che un delinquente venga eletto e si diverta con i vostri soldi?
Vorrei leggere le vostre proposte da inserire in un programma nato da voi, portato avanti da voi.

Basta politici corrotti e santi.


mercoledì 19 settembre 2012

Barcolla la democrazia


Voi regalereste le vostre buste paga al vostro vicino per poi chiedergli i soldi in prestito di volta in volta?


Io no!


Purtroppo però è quello che la nostra classe politica (e non solo nostra) hanno fatto.

Il giorno che fu creato l’euro, i politici degli Stati fondatori dell’UE, hanno deciso che le banconote non sarebbero più state stampate dallo Stato, ma da una banca, la BCE, a cui riconobbero anche la proprietà delle banconote stampate.
Ma lo stesso giorno, hanno deciso che le BCN (Banca d’Italia, Bundesbank…) proprietarie della BCE dovevano diventare private (fino ad allora il tasso di sconto veniva deciso di concerto con il Ministero del Tesoro)..
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Ma se lo Stato non è più proprietario del denaro e non può neanche controllarne la stampa (politica monetaria), come fa circolare?

Semplice, la BCE lo presta allo Stato tramite i suoi proprietari, le banche private e queste, tramite la BCE, impongono delle condizioni.

Facciamo un esempio:
volete acquistare una nuova auto ma non avete i soldi; non potendoli stampare in casa, andate in banca per chiedere un prestito e la banca vi detta le condizioni, tra cui chiede il vostro reddito, se non è sufficiente, o gli portate altre garanzie o niente prestito.

LA BANCA STA ENTRANDO DENTRO LA VOSTRA ECONOMIA DOMESTICA E VI STA DICENDO QUANTO DOVETE GUADAGNARE PER AVERE IL PRESTITO.

Ora siete riusciti ad avere €20.000 ma dovete pagare €5.000 di interessi per 5 anni di prestito.
Significa che AVETE PRESO €20.000 MA AVETE UN DEBITO CON LA BANCA DI €25.000.

Questo è quello che succede allo Stato, le banche prestano denaro allo Stato in cambio di Buoni del Tesoro, ma siccome non parliamo di €20.000 ma di migliaia di miliardi di euro, le banche tramite la BCE entrano dentro la nostra politica economica dicendo ai governi quali riforme è bene fare, vedi la famosa lettera della BCE a Berlusconi, il MES, il Fiscal Compact e mentre giornali e televisioni ci fanno credere che sono delle grandi conquiste, le banche, che poi sono controllate dai grandi speculatori, entrano nella nostra vita decidendo cosa lo Stato deve o non deve fare.

Quindi con i trattati capestro in essere, che hanno ceduto alle banche, e quindi alla speculazione, sempre più potere, superiore agli Stati, pensate che il governo Monti, o di qualsiasi partito dell’attuale classe politica (firmataria dei trattati), governerà per il bene del Paese? O continueranno a fare ciò che gli “suggeriranno” le banche?

art. 1
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Ma non eravamo noi ad avere la sovranità?



Riferimenti:

sabato 15 settembre 2012

Lo Stato delle banche 3 - cos'è il MES


Carissimi,


la rete è piena di messaggi riportanti opinioni preoccupanti sui trattati europei, ma non è facile trovare chi ne spiega i motivi, per cui ho deciso di illustrare in modo semplice il perché di quelle opinioni partendo da uno dei più controversi trattati, il MES o ESM o Meccanismo Europeo di Stabilità o meglio conosciuto come fondo salva Stati.

Il MES nasce con l’obiettivo di intervenire per evitare il fallimento di uno Stato; dobbiamo immaginare il MES come un grande salvadanaio, in cui 17 membri mettono dei soldi per prestarli a chi di loro è in difficoltà.

Lo scopo sembra dei più onesti e generosi, ma iniziamo ad analizzare il trattato.

Cominciamo con il dire che “Il 20 giugno 2011 i rappresentanti dei governi degli Stati membri dell’Unione europea hanno autorizzato le parti contraenti del presente trattato a chiedere alla Commissione europea e alla Banca centrale europea (BCE) di svolgere i compiti previsti dal presente trattato.

Secondo i dettami giuridici, Il MES è un soggetto che raccoglie fondi per poi investirli e le parti contraenti sono i 17 Stati della zona euro (art.1).
Quindi gli Stati membri mettono i soldi nel MES e la Commissione europea insieme alla BCE li “gestiscono”, tanto per essere precisi l'Italia all'Italia costerà 125 miliardi di euro, soldi pagati dai cittadini e che non verranno usati per i servizi ai cittadini.

Però la concessione del sostegno alla stabilità (acquisto titoli o prestito) è vincolato ad una serie di valutazioni sullo Stato che richiede il sostegno, tali valutazioni vengono fatte di concerto con la BCE e se leggiamo l’articolo in senso negativo, in base alle valutazioni, il MES potrebbe anche negare il sostegno (art.13).

C’è però una parola che ricorre spesso all’interno del trattato “…condizioni…”, la troviamo al punto (6) delle considerazioni iniziali, al punto (15), agli articoli 3, 5, 12 e 13, in pratica la concessione del sostegno è subordinata a delle “condizioni rigorose”, in particolare all'art.5 troviamo: "6. Il consiglio dei governatori adotta decisioni di comune accordo in merito a quanto segue:... g) il mandato alla Commissione europea per negoziare, di concerto con la BCE, le condizioni di politica economica cui è subordinata ogni operazione di assistenza finanziaria, ai sensi dell’articolo 13, paragrafo 3;", mentre l’art.12 recita: “Tali condizioni possono spaziare da un programma di correzioni macroeconomiche al rispetto costante di condizioni di ammissibilità predefinite.”, sono parte delle condizioni anche i costi e gli interessi a carico dello stato membro in difficoltà, stabiliti dal MES.

Sempre l’art.13, stabilisce che La Commissione europea, di concerto con la BCE, hanno il compito di controllare che le condizioni imposte vengano rispettate.

Da quanto capiamo fin qui, risulta evidente che la BCE ricopre un ruolo importante al interno del MES, nella valutazione per la concessione degli aiuti (che possono anche essere rifiutati dal MES), nello stabilire le condizioni di politica economica che lo Stato deve adottare, nel controllo che lo Stato rispetti le condizioni dettate, in pratica si è concesso alla BCE il controllo della politica economica degli Stati membri della zona euro.

Ma andiamo avanti; l'art.9 dispone che se il MES richiede ai membri un aumento del capitale, questi hanno 7 giorni per effettuare il versamento ed in caso di inadempienza è facoltà del MES rivalersi nel immediato sugli altri Stati, per poi applicare allo Stato inadempiente ulteriori interessi di mora (art.25).

Il trattato non si ferma qui, stabilisce anche che il MES è autorizzato a ricapitalizzare le Banche senza l’intermediazione dei governi centrali (art.15).

Ma ci sono altri tre articoli “accessori” che riguardano tutti i membri degli organi di gestione del MES e tutto il personale, gli art. 34, 35 e 36 che obbligano questi al segreto professionale, gli concede l’immunità e l’inviolabilità, oltre che concedere l’esenzione fiscale nell’ambito delle attività del MES.

In tutto questo dobbiamo ricordare che la BCE è controllata, tramite le Banche Centrali Nazionali (Banca d'Italia), dalle banche private e che i soldi in ballo sono pubblici, ovvero dei cittadini.

Vi lascio con alcune domande.

Se il fine del MES è dei più nobili, come mai viene coinvolta la BCE (banca privata) anche  nella politica economica degli Stati?

Come mai al MES gli viene concessa anche la ricapitalizzazione delle banche?

E come mai sono stati concessi privilegi che non ha neanche un capo di stato (segreto, immunità ed esenzione fiscale)?

Buona lettura.

Marco Giganti.

martedì 11 settembre 2012

Il potere è nelle vostre mani



Finora abbiamo prestato attenzione solo a noi stessi, al nostro lavoro ed alla nostra famiglia, pensando che la politica si svolga solo nei “Palazzi del Potere”, ma il risultato è stato solo di aver tolto il futuro proprio ai nostri figli.

“È  inutile che ti illudi, tanto non cambia mai niente, alle prossime elezioni saranno sempre gli stessi”, con queste risposte che ci siamo dati per decenni abbiamo messo la vita nostra e dei nostri figli nelle mani di altre persone senza mai preoccuparci di cosa ne facevano.

Fabio, Antonio, Adele, Mario, Alessandro, Luigina… vorrei elencarvi tutti, siete voi che avete il potere nelle vostre mani, non gettatelo via disinteressandovi, perché ogni volta che girate la testa dall’altra parte, ogni volta che accettate con rassegnazione, la politica mette le mani nelle vostre tasche.

In questi ultimi periodi in rete sono nati molti movimenti che si propongono di avviare il rinnovamento culturale e politico dell’Italia, ognuno con le proprie proposte, giuste o sbagliate che siano, ci sono comunque persone che le stanno esponendo e vi stanno dando la possibilità di partecipare con le vostre proposte, idee o critiche, senza ideologismi e preconcetti per dire finalmente “secondo me….”.

Approfittiamo tutti di questa opportunità e allora qualcosa finalmente cambierà.

lunedì 10 settembre 2012

E' l'ora di reagire


Mentre i partiti pensano alle alleanze, a rifarsi il trucco in vista delle prossime elezioni le aziende chiudono, 146.000 imprese hanno chiuso nei primi tre mesi del 2012, la disoccupazione giovanile ha raggiunto il 33,9%, la benzina viaggia intorno ai €2,00 al litro, IMU, addizionali regionali e comunali…

Ogni 2 giorni un pensionato, un lavoratore un imprenditore stretto tra la crisi e lo Stato vessatore, si toglie la vita nell’indifferenza generale.

C’è una domanda che mi pongo continuamente:
fin dove dobbiamo arrivare perché gli italiani decidano di reagire?

Tanti sono i gruppi spontanei ed i movimenti che si stanno formando in questo ultimo periodo, eppure si respira un clima di eterna rassegnazione.


NOI CITTADINI PER L’ITALIA facciamo appello a tutti gli italiani, i gruppi, i movimenti, le associazioni di reagire, di unirci con un unico intento:


CAMBIARE L’INTERA CLASSE POLITICA


Dobbiamo rimettere i bisogni degli italiani al centro delle scelte politiche del Paese, creando uno Stato al servizio dei cittadini.


Ma per farlo dobbiamo unirci ed impegnarci tutti, in prima persona, non si può più aspettare che sia qualcun altro a farlo per noi.

venerdì 7 settembre 2012

Lo Stato delle Banche 2


È fatta, l’euro è salvo, l’Europa è salva!
Il grande Mario draghi ha finalmente deciso che la BCE presterà soldi all’infinito ai Paesi in difficoltà, acquistando titoli di Stato a 2 – 3 anni, con una sola condizione: che i governi facciano le riforme gradite alla BCE, altrimenti si interrompe l’acquisto (e si riscuote il credito).
Oggi tutti i quotidiani titolano in prima pagina le lodi al supermario… ma siamo proprio sicuri che sia una grande conquista?

Tanto per chiarire la BCE è controllata dalle banche centrali nazionali (Bundesbank 18,9%, Banque de France 14,2%, Banca d’Italia 12,4%...), contrariamente a quanto pensano molti di voi, le banche centrali nazionali non sono dello Stato, ma delle Banche private.
La Banca d’Italia è controllata per il 5% dall’INPS e per lo 0,6% dall’INAIL; il restante 94,4% è delle banche, di cui il 58% è detenuto da Intesa Sanpaolo (30%), Unicredit (22%) e Generali (6%).
Si, la BCE salverà l’euro come ha detto, ovvio la moneta è la loro, quindi è loro l’interesse di salvarla.

Ma è questa la strada giusta per bloccare la speculazione? Ricordate la storia del pulcino raccontata da Terence Hill in un celebre film? Quando la volpe toglie il pulcino dalla cacca, lo pulisce e poi se lo mangia? “Non tutti coloro che ti tolgono dalla cacca lo fanno per farti un piacere”, ebbene stiamo facendo la fine del pulcino.

Il 20 aprile 2012 è stata approvata la legge costituzionale introducendo nella Costituzione italiana il vincolo di pareggio di bilancio (di fatto chiesto dalla BCE); la notte tra il 28 ed il 29 giugno 2012 è stato istituito il MES (meccanismo europeo di stabilità) che impone ingenti versamenti da parte degli Stati senza alcun controllo da parte degli stessi; ieri un altro tassello a favore delle banche.

È arrivato il momento di rendersi conto che i governi tutti degli ultimi 20 anni ci hanno regalato alle banche.

I risultati sono sotto gli occhi di tutti, il debito pubblico di oggi è reale, nel senso che sono soldi che dobbiamo dare alle banche (BCE) ed è nato dal semplice fatto che, essendo il denaro stampato dalla BCE (di proprietà della BCE) è solo prestato agli Stati.
Se fosse stato di proprietà degli Stati, non avremo un debito con le banche, quindi non ci sarebbero stati prelievi così pesanti dalle nostre tasche.

Riduzione della spesa pubblica (servizi al cittadino più scadenti e più costosi), aumento della pressione fiscale (meno soldi da spendere), sono gli effetti reali di queste operazioni europee.
Perché nessuno parla di separazione dell’attività bancaria da quella finanziaria?
Perché nessuno parla di statalizzazione della BCE e quindi della moneta EURO?
Perché sono le banche a gestire i governi.
Se a questo aggiungiamo il totale menefreghismo della nostra classe politica verso il popolo, il risultato sono aziende che chiudono, giovani senza lavoro, pensioni al di sotto dell’umana sopravvivenza e chi non ce la faSI UCCIDE, SUICIDI DI STATO.

Dobbiamo essere NOI cittadini a reagire, ADESSO, per i nostri figli, ai quali è STATO TOLTO IL FUTURO, non aspettiamo che la situazione degeneri ancora.

Marco Giganti.