mercoledì 11 aprile 2012

Siamo il Paese del menefreghismo


Siamo il Paese del menefreghismo, dal 1993, data in cui gli italiani hanno detto no al finanziamento ai partiti ed i partiti si sono rifatti immediatamente la legge ad hoc, oggi ci si accorge che se ne sono fregati della volontà degli italiani sguazzando con i nostri soldi.

Anche se vorrei tanto sapere, in questi 19 anni la stampa dove era? Dove erano gli opinionisti, oggi scandalizzati?

Il simbolo della nostra Italia è una maglietta bianca con sopra stampata una finta cintura di sicurezza.
Corruzione, evasione fiscale, sprechi della PA, fondi neri, leggi ad personam o ad castam, enti inutili….

È inutile scandalizzarsi, Renzo Bossi è nostro figlio e quanti ce ne sono intorno a noi; anche noi stessi,oigni volta che facciamo il doppio lavoro, che scavalchiamo la fila, che non facciamo lo scontrino, ogni volta che non rispettiamo una regola per poi chiedere scusa quando ci beccano, siamo Renzo Bossi.

Allora come possiamo pretendere che la politica cambi se stessa, quando sono lo specchio di una cultura basata sul concetto che il disonesto è un furbo e l’onesto uno stupido?

Abbiamo una giustizia che è più veloce a scarcerare uno stupratore che ad arrestarlo.

Ma allora di cosa vogliamo parlare?  Prima di cambiare la politica e le leggi, dobbiamo cambiare noi, gente comune, iniziando a toglierci la maglietta bianca con la finta cintura ed a metterci la cintura vera, iniziando a rispettare di più le regole ed a considerare il bene comune come un qualcosa da tutelare e non da sfruttare.

Ma dobbiamo farlo tutti, altrimenti continuiamo ad essere solo dei poveri stupidi.

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