giovedì 28 febbraio 2013

SVEGLIA!


La politica ogni giorno precipita sempre più in basso riuscendo sempre a dare il peggio di se.
Ora Berlusconi è indagato perché nel 2006 avrebbe “comprato” il senatore De Gregorio alla modica cifra di 3 milioni e Ghedini è subito intervenuto dichiarando l’incompetenza della procura di Napoli…

Ci meravigliamo ancora? Che la questione sia vera o no, c’è comunque un politico che ha giocato sporco, visto che lo stesso De Gregorio ha raccontato i particolari alla Procura.

Cosa devono fare i politici per farvi aprire gli occhi? Vi devono stuprare la moglie? Il PD con l’ultimo scandalo del Monte dei Paschi, il PDL con i processi di Berlusconi e le sue 38 leggi ad personam, vogliamo capire una volta per tutte che le classi dirigenti di partito, che finora hanno seduto in parlamento, hanno in mano il potere di nomina dei Ministri, delle commissioni parlamentari, dei vertici di aziende pubbliche e municipalizzate, dei vertici istituzionali, dei dirigenti Rai, dei consiglieri delle fondazioni bancarie e delle banche… è possibile che per questo potere si sia disposti a tutto? O crediamo ancora che siano tutte brave persone, professionisti della politica che hanno a cuore il nostro futuro?

SVEGLIA!

Questi sono dei delinquenti che se ne fregano se un pensionato deve ravanare in un cassonetto della mondezza, se un imprenditore si da fuoco o se un lavoratore si ritrova disoccupato, eppure ci sono 22 milioni di italiani che credono ancora che Berlusconi & C. , Bersani & C. e Monti & C. possano salvare l’Italia…

Ma porca p…. ma sono proprio loro che ci hanno affossato!

martedì 26 febbraio 2013

Peggio di così...


Cosa si può dire di più di quanto è stato detto finora?

Ad elezioni avvenute una cosa appare evidente, che nonostante tutti gli innumerevoli scandali che hanno coinvolto indistintamente destra e sinistra, quasi 22 milioni di italiani hanno ridato il voto a quei partiti che sono stati la diretta causa del degrado culturale, economico e politico dell’Italia.

Forse perché una parte di quegli elettori è solo degli opportunista, me lo fa pensare quel mio amico che sorrideva fino alle orecchie mentre mi diceva entusiasta “…ce leva l’IMU…”, certamente una parte è direttamente interessata, mi riferisco ai militanti di partito, poi una parte forse vende il suo voto, quel furto di schede elettorali mette il dubbio.
Credo che una buona parte siano però persone rese ignoranti da una cattiva informazione, la dimostrazione è che su 34 leader di partito o coalizione al senato e 40 alla Camera, solo 6 hanno avuto accesso ai telegiornali ed ai programmi di prima serata, con una partecipazione quasi nauseante; mancava solo la prova del cuoco e le previsioni meteo.

Noi italiani siamo un popolo ignorante che crede a qualsiasi bufala venga raccontata in TV, quante volte ho sentito “…l’ha detto la televisione…”, come se quei giornalisti non debbano rispondere a due principi fondamentali, l’audience ed i finanziamenti pubblici (che vengono erogati con il benestare dei rappresentanti dei partiti principali).

Basta che ci promettono meno tasse, pur sapendo che ci prendono in giro, e dimentichiamo subito i processi, i corrotti, le leggi “ad castam”, il Monte dei Paschi, il MES, il Fiscal Compact… ah, già queste ultime due non vengono spiegate dai media, perché altrimenti gli italiani li manderebbero a cag... veramente.

Ed ora come ci mettiamo?
Non si può tornare a votare perché nei sei mesi precedenti alla scadenza del mandato, Napolitano non può sciogliere le Camere, nessun partito formerà un governo perché al Senato sarà in minoranza, ma dovrà comunque essere costituito un governo a tutti i costi e, escludendo un appoggio diretto da parte del M5S, ci troviamo di fronte all’eventualità che PD e PDL si coalizzino, magari con il supporto di Monti, per rendere inoffensivo il M5S.

Al momento l’unica certezza è che gli italiani hanno fatto la peggiore scelta che potevano fare e quello che ci aspetta è il periodo più buio che abbia mai vissuto l’Italia.

lunedì 18 febbraio 2013

Tanto non cambia nulla




Si, lo so, noi siamo quelli che dicono che ci dobbiamo unire, che dobbiamo mettere da parte gli individualismi, che dobbiamo interessarci di più della cosa pubblica… quante belle parole... inutili!


Ma proviamo a fermarci un minuto e riflettere.

Quante volte Vi è capitato che mentre eravate in fila al semaforo, in attesa di girare a destra ed vedere un altro che passa avanti a tutti sulla corsia di sinistra, si ferma sotto il semaforo e, come scatta il verde stringe l’auto al suo fianco e gira a destra, davanti a voi.

È solo uno stupido esempio una situazione a cui non ci facciamo più caso, ma quel uomo, in quel momento, nel cercare una scorciatoia, sta violando una regola del codice della strada e mancando di rispetto verso tutti gli automobilisti a cui è passato avanti.

Qualsiasi scorciatoia soddisfa solo un desiderio egoista ed personale a danno della collettività; restando in tema stradale, un uomo che parcheggia davanti alla rampa per disabili, sta creando un danno al disabile, che per scendere dal marciapiede rischierà di cadere.

Ogni volta che creiamo un danno alla collettività quel danno prima o poi lo pagheremo anche noi.

Una società che ha rispetto di se stessa è una società che creerà uno Stato dove è piacevole vivere, allora perché continuare a creare danni, quando potremo vivere in modo piacevole?

Iniziamo a mettere da parte la superficialità, l’egoismo, l’individualismo, l’arroganza, la violenza ed iniziamo ad insegnare ai nostri figli il rispetto per il vicino, ad interessarsi al benessere degli sconosciuti, l’umiltà di mettersi a disposizione degli altri, insegniamolo con gli esempi senza aspettare che sia qualcun altro a farlo.

Iniziamo a cambiare noi, ad interessarci di più della società in cui viviamo e forse la società rispetterà di più noi e, quando vediamo qualcosa che non va, non chiediamo cosa devono fare gli altri, ma cosa possiamo fare noi.

Ricordiamoci sempre che la società che ci circonda siamo noi e se viviamo in una società che ci sembra di merda, forse perché siamo noi ad essere stronzi.


Marco Giganti

domenica 10 febbraio 2013

QUEI VERMI SCHIFOSI CONTINUANO A FREGARVI


Da qualche tempo a questa parte va di moda dire che il debito pubblico è la causa di tutti i nostri mali.

Siamo sicuri che sia veramente la causa? O anche il debito è una conseguenza?
Ma che cosa è il debito pubblico?

Cercherò di spiegare in modo estremamente semplice perché il debito pubblico non è la causa, ma la conseguenza di qualcosa molto più grave.

Lo Stato, ha delle entrate e delle uscite come qualsiasi azienda, ma mentre lo scopo di quest’ultima è creare un utile, facendo in modo che le entrate siano maggiori delle uscite, perché in caso di contrario, rischia il fallimento, per lo Stato non esiste questa ipotesi, in quanto esso non ha fini di lucro anzi, in teoria potrebbe spendere più di quanto entra, all’infinito senza mai fallire, perché ha uno strumento che le aziende non hanno: può stampare moneta, anzi poteva stampare moneta.

Prima del 1981, quando il Ministero del Tesoro “divorziò” dalla Banca d’Italia, l’economia funzionava più o meno così.


Se lo Stato decideva di costruire un ponte, pubblicava un bando di gara che veniva aggiudicato da una impresa per un importo, ipotizziamo, di 1000 MLN, questa avviava i lavori ed alla consegna del ponte lo Stato stampava 1000 MLN e pagava l’impresa, che a sua volta pagava le ditte che avevano collaborato alla realizzazione e a loro volta pagavano i loro dipendenti.

La spesa effettuata dallo Stato non era un debito ma una voce di bilancio che aveva creato ricchezza tra tutti coloro che avevano preso parte al lavoro.

Oggi con l’euro ed il pareggio di bilancio funziona diversamente.

Lo Stato decide di costruire un ponte e pubblica un bando di gara che viene aggiudicato da una impresa per un importo di 1000 MLN ma questa volta non è lo Stato a stampare la moneta, perché non può più farlo.

Quindi la BCE, banca privata, stamperà 1000 MLN che li presterà alle banche commerciali, che a loro volta li presteranno allo Stato che a sua volta pagherà l’impresa e così a scendere.


Però quei 1000 MLN prestati allo Stato, dovrà restituirli alle banche con un interesse, diciamo del 5%, le banche restituiranno i 1000 MLN alla BCE con un interesse, diciamo del 1%, per cui la BCE ha guadagnato 10 MLN e le banche commerciali 40 MLN.


Quindi, lo Stato per costruire il ponte ha contratto un debito pubblico verso le banche di 1000 MLN più gli interessi e mentre prima il popolo diventava più ricco grazie alla costruzione del ponte, adesso, con il pareggio di bilancio, visto che per ogni voce di spesa lo Stato deve individuare una voce di entrata, mentre paga ai cittadini 1000 MLN per la costruzione del ponte, agli stessi chiederà indietro, sotto forma di tasse, 1050 MLN, impoverendo così il popolo ed arricchendo le banche.


Poiché finora lo Stato non era obbligato a spendere “meno” di quanto entrava di tasse, per evitare di aumentare troppo la pressione fiscale, dal 1981 ad oggi ha accumulato notevoli prestiti dalle banche aumentando nel corso degli anni la quota degli interessi.


Purtroppo però un accordo firmato con gli altri Stati e con la BCE, diventato legge costituzionale, ci obbliga non solo al pareggio di bilancio, ma anche a ridurre il debito pubblico (oggi di 2.000 MLD) di circa 50 MLD l’anno da sommare ai circa 80 MLD di interessi e 25 MLD quale quota del fondo salva Stati, significa che lo Stato darà ai cittadini servizi per circa 800 MLD ma ne chiederà indietro 925 MLD.

Lo spiego diversamente, lo Stato spende mediamente €13.300 per ogni cittadino, ma ad ognuno di essi chiederà indietro €15.400, diventando ognuno di noi, €2.100 più povero,ogni anno.

Siamo in campagna elettorale ma nessuno si assume le proprie responsabilità scaricandole sullo schieramento avversario e facendoci ancora credere che abbasseranno le tasse, che ci sarà la crescita… la crescita economica presuppone che i cittadini aumentino la loro spesa, maggiore pressione fiscale, 480 lavoratori licenziati ogni giorno, 32 imprese fallite ogni giorno… come si fa ad aumentare la spesa con questi numeri?

Al momento di votare, ricordiamo che sinistra, centro, destra e tecnici, TUTTI,  hanno firmato questi accordi e votato le leggi che li ratificavano, togliendo sovranità al popolo e decidendo che ogni anno sarete SEMPRE PIU' POVERI.

È evidente che un sistema del genere non può durare a lungo, finirà inevitabilmente di implodere su se stesso, o, addirittura, innescherà reazioni ben più violente da parte del popolo.




mercoledì 6 febbraio 2013

Saltimbanchi benzinai e... domani?


Il carrozzone va avanti da se con le regine, i suoi fanti i suoi re.

L’istrione di Arcore, con l’abilità di un prestigiatore ha dato il meglio di se sul palco di questa campagna elettorale, una sequenza di numeri con un crescendo di emozioni, togliendo l’IMU, poi restituendo l’IMU già pagata, abbassando le tasse, facendo un condono e concludendo con l’adozione di un cagnetto e Balotelli al Milan.
Come ha detto Crozza “tanto gli italiani si bevono tutto”.

Il benzinaio di Bettola invece è talmente impegnato a dire che si deve parlare di problemi seri che non ha il tempo di parlare di problemi seri, tanto alla sinistra non serve che gli italiani sappiano che è stato i governi di sinistra a firmare i trattati europei che hanno messo i nostri gioielli di famiglia nella mani delle banche, che lo stesso benzinaio ha firmato il decreto che istituiva Equitalia, che la stessa sinistra ha fatto diverse leggi ad personam per l’istrione di Arcore; no basta il benzinaio di Bettola per perdere.

Non ci siamo, da un lato abbiamo una classe politica che si è ripresentata rinnovando solo le ultime fila e che continua a fare una campagna elettorale a suon di spot, degni della peggiore carta igienica, dall’altro 60 milioni di italiani narcotizzati da 20 anni di “grande fratello”, “amici”, “uomini e donne”, “calcio” e talk show dove l’unica peculiarità che emerge è l’arroganza più bieca.

Si, da destra a sinistra, gli italiani si bevono tutto perché è meglio un uovo oggi che una gallina domani, già domani… domani?

Ecco il problema serio che cerca il benzinaio, domani, non ci interessa più il domani, il futuro, ci hanno convinto che la vera essenza della vita è un bel trucco, una minigonna ed un bello stacchetto e allora via a rifarci il trucco ed a concorrere per il tutto e subito…

L’altra sera un amico mi viene incontro con le braccia alzate e mi fa “ce leva l’IMU” ma lo sai che abbiamo degli obblighi con la BCE? Che dobbiamo pagare 75 MLD per i prossimi 20 anni e dobbiamo pagarli noi? “li pagheremo…  a me basta che me leva l’IMU”

Un bel po’ di anni fa, quando il partito socialista organizzava i grandi congressi, i teatri erano pieni di garofani, ad un segretario mio padre gli chiese “ma tutti questi soldi che spendete, chi li paga?” risponde “ci penserà chi verrà dopo”.

Ma come si può essere diventati così egoisti e ciechi da mangiare tutto e subito senza lasciare niente a chi verrà dopo? Ma dopo arriveranno i nostri figli e questo è l’amore che nutriamo per loro?

In un’intervista a Lettera43, l’antropologo Bruno Latour dice che oggi, tutti, destra, estrema destra, centro, sinistra ed estrema sinistra, pensano di sapere perfettamente cos'è il bene comune, ma Il bene comune è il futuro, è l'orizzonte.

E se te, cittadino, non vuoi impegnarti per il TUO futuro, quello dei tuoi figli e dei tuoi nipoti, perseguendo il tutto e subito, come puoi arrogarti la pretesa che ci debbano pensare dei saltimbanchi eletti con i voti di tanti ciechi come te?
Iniziamo noi, cittadini, ad avere più senso di responsabilità e più rispetto di noi stessi e dei nostri stessi concittadini, interessandoci di più del nostro futuro, perché la vera antipolitica è proprio la mancanza di interessamento ed impegno.

Ma il carrozzone riprende la via, facce truccate di malinconia…
Tempo per piangere, no, non ce n'è, tutto continua anche senza di te…
Bella la vita, dicevi tu, e t'ha imbrogliato e t'ha fottuto, proprio tu!!!
Con le regine, con i suoi re, il carrozzone va avanti da se…



venerdì 1 febbraio 2013

La sovranità appartiene… ai partiti


Scrive Mauro Munari sul suo Blog:

“PRESUMIAMO DI CONOSCERE IL TRUCCHETTO

Però c'è un grandissimo "MA....."
il grandissimo ma..è rappresentato semplicemente dal fatto che noi non siamo loro, non siamo dentro alle macchinazioni.....
non sappiamo come funzioni!! E allora eccoci a gridare, ad indignarci, a postare peste e corna e a dire che sono tutti figli di p....., che quello non doveva fare così!, che si...ma quello ha rubato.....e, dimenticandoci di non conoscere, cadiamo, inesorabilmente, nella loro trappola...una trappola fatta in maniera magistrale, da autentici abituè della "presa per il culo" verso il Popolo.
Di cosa parlo??? .....
Ah...perchè?? Non si è capito???
Parlo di tutte quelle istituzioni  pubbliche o semipubbliche o pseudo private - da dove - i nostri bravi politicanti - in barba a quello che noi pensiamo, del quale pensiero non gliene frega nulla - fanno gli affaracci loro e dei loro sponsor (non tutti, sia chiaro....) assicurandosi potere e denari per esercitarlo.
Dico fesserie?? Va bene.....ma allora, già che dico fesserie, vediamo un attimo come funziona il sotto bosco...questo sotto bosco della politica che tanta importanza

"I dirigenti di partito stabiliscono i ministri, i deputati, i senatori, i governatori regionali, le giunte, i presidenti delle province, i sindaci comunali, gli assessori, i consiglieri, i presidenti e i membri delle commissioni, i presidenti e i membri dei consigli d'amministrazione di questo o di quell'ente, fino al "sottobosco" che qui avete letto. Essi inoltre, tramite i vari capigruppo, intervengono anche sulla più piccola delibera del più piccolo consiglio comunale. Tra i dirigenti di partito strisciano finti dirigenti che non contano nulla; si tratta di comodi "yes man" eletti nei congressi proprio per la loro imbecille vanità che li illude di essere qualcosa.
Ora possiamo intuire perché si preferisce pilotare i congressi a tavolino e perché, in gergo, ogni congresso è chiamato "mercato delle vacche".
Il tavolino porterà quasi sempre ad un congresso unitario o a liste concordate; tuttavia, se si deve "cancellare qualche onesto ribelle" che non vuol fare lo yes man, allora sarà un congresso a liste contrapposte dove il "ribelle" sarà comunque fatto fuori."


In questi ultimi anni sono state fatte centinaia di manifestazioni, tutte hanno dato un segnale forte dello stato di disagio di questa o di quella categoria; è mai cambiato qualcosa?

“Tanto non cambierà mai nulla!” e sarà proprio così, ci arrabbiamo, imprechiamo dei politici, manifestiamo… non serve a niente! Fatica sprecata, tempo perso!
Io voglio mandare a casa tutti i politici, allora faccio un partito e mi presento alle elezioni… per quanto mi sforzerò, il partito prenderà lo zero virgola qualcosa ed a casa ci andrò io.
In Italia sono quasi un milione le persone che vivono di politica, un esercito organizzato, cinico e freddo, guidato da pochi dirigenti di partito e non li manderemo mai a casa, fintanto che non impareremo a ribellarci in modo organizzato, cinico e freddo.

Ad una partita a poker, nessuna persona onesta riuscirà mai a vincere giocando contro un baro, lui farà vincere qualche mano solo per illudere l’onesto che può vincere, continuando così a giocare a vantaggio del baro.

I politici oggi usano il bene pubblico solo ed esclusivamente a loro vantaggio, usando la leva legislativa a favore di una o dell’altra categoria solo per illudere quei poveracci che ci credono, e continuare a fare i propri porci comodi.

Stiamo sbagliando tutto, il vero cambiamento, il vero rinnovamento che dobbiamo perseguire è quello culturale, se non iniziamo a conoscere i “trucchi" usati dai politici, se non mettiamo da parte l’egoismo e l’individualismo, se non abbiamo l’umiltà di stare insieme, aprendo la mente ed iniziando a fare domande anziché sparare risposte in Italia non cambierà mai niente e ci ritroveremo sempre una classe dirigente che userà il suo potere solo a proprio vantaggio, a danno di tutti noi.


riferimenti: