lunedì 2 dicembre 2013

...e continuano a prenderci in giro

Il Presidente del Consiglio, è la figura guida dell’Italia, colui che ha la massima responsabilità degli italiani e quando lui, ad una conferenza stampa, ci informa su una iniziativa del Governo, mi fido perché è il mio Presidente del Consiglio.

Invece purtroppo non posso fidarmi, perché come qualsiasi buffone e cialtrone, anche lui disprezza i suoi concittadini, e gli manca di rispetto facendosi grande con annunci fasulli che creano solo false aspettative e confusione, l’esatto contrario di ciò che è nel compito del Presidente del Consiglio.

L’ultima settimana di Novembre, Enrico Letta è apparso sui telegiornali, in una conferenza stampa, annunciando che gli acconti IRPEF, IRES ed IRAP “sono stati prorogati dal 2 dicembre al 10 dicembre”…

Il mio Presidente del Consiglio, colui che è la mia guida, colui che è il mio riferimento, mi ha preso per il culo, perché in realtà l’acconto IRPEF non è stato prorogato.

Caro Enrico Letta, tu che sei stato nominato, neanche eletto, come ti permetti di fare un annuncio senza avere la certezza che quel che dici è legge?

Se tu vai in televisione e mi dici che una certa tassa la pagherò il 10 anziché il 2, io gestirò ed organizzerò i miei pagamenti in funzione di ciò che tu hai detto davanti a 60 milioni di italiani e mi fido perché sei il mio Presidente del Consiglio, mai mi passerà per il cervello che in realtà ti stai prendendo gioco di me.

Eppure lo hai fatto, hai preso per il culo me ed altri 60 milioni di italiani e chissà quante altre volte lo hai fatto, ma in fondo sai che puoi farlo tutte le volte che vuoi, perché nessuno si lamenterà mai, nessuno scenderà mai in strada con i forconi, perché noi italiani oramai abbiamo fatto il callo al sedere, ci siamo abituati ad essere distratti abilmente per essere inculati e mentre la classe politica catturava la nostra attenzione con la decadenza di Berlusconi, se ne fregava di noi dimenticando l’annuncio appena fatto.

Tu non sei più il mio Presidente del Consiglio, sei solo uno dei tanti fanfaroni che non merita più il mio rispetto, così come tutti i tuoi compari, per questo voglio che il Ministero dell’Economia, utilizzi i denari provenienti dalle mie tasse, solo per i servizi ai cittadini, ovvero: Scuola, Sanità, Forze dell’ordine, Magistratura.


E voglio nel modo più assoluto che neanche un centesimo delle mie tasse finisca nelle tasche dei membri del Parlamento e del Governo, eletti o nominati.

domenica 29 settembre 2013

Italia in vendita

Telecom agli spagnoli, Alitalia ai francesi, Ducati ai tedeschi… ma di cosa ci scandalizziamo?

Sono 30 anni che la politica non si occupa della Nazione, le varie classi politiche che si sono succedute a partire dal 1981 ad oggi, hanno sempre catalizzato l’attenzione dell’opinione pubblica, sulle cazzate, creando una densa cortina di confusione, con lo scopo di distrarre gli italiani, mentre a poco a poco si toglieva un pezzetto di ricchezza nazionale e regalandola in cambio di denaro o di potere.

Nel 1980 l’Italia era la seconda potenza economica ed industriale europea; ci fu spiegato che per avere i conti pubblici a posto lo Stato doveva prendere il denaro in prestito dalle banche, anziché svalutare, da quel momento il debito pubblico è iniziato a crescere.

Ci fu spiegato che per avere aziende più competitive era necessario privatizzarle; Cirio, Parmalat, Ilva dimostrano il fallimento di quella scelta.
Ci fu spiegato che per ridurre il debito pubblico dovevamo vendere i beni inutilizzati dello Stato, ma il debito è sempre più alto.
Ci fu spiegato che con l’Europa e con l’euro saremo diventati tutti più competitivi e più ricchi, oggi 16 Stati su 17 sono a rischio fallimento.

E del MES (fondo salva stati) che ci costa 145 miliardi gestiti nel segreto e nell’intoccabilità ne vogliamo parlare? E delle migliaia di leggi e leggine che nel corso degli anni hanno portato soldi e benefici solo alle poche grandi aziende, ed ai grandi finanzieri, penalizzando i tanti piccoli imprenditori e piccoli risparmiatori?

Voi, esperti di politica come lo siete del pallone, avete mai cercato di capire cosa stava succedendo? Quali scelte stavano prendendo alle vostre spalle, quelle persone da voi votate? NO!
Per la prima volta mi sono trovato d’accordo con Salusti quando sere or sono ha detto che per 30 anni c’è stato un tacito accordo tra Stato e cittadini, lo Stato non rompeva le scatole ai cittadini, consentendogli ogni nefandezza (evasione fiscali, lavoro nero, falsi invalidi,…), in cambio i cittadini non rompevano le scatole allo Stato, lasciandogli fare gli interessi dei poteri “forti” (corruzione, privatizzazioni  pilotate, svendita dei beni Statali, cessione di sovranità,…).

E allora di cosa vi lamentate? Ogni volta che qualcuno vi spiega cos’è il MES, o come funzionano i partiti, o come riescono a condizionare il vostro voto, ci aggredite, noi siamo complottisti, pazzi che non sanno quello che dicono, intanto tutti gli italiani sono ostaggio di un teatrino orchestrato tra chi vuole continuare a fare i propri interessi e chi invece vuole continuare a fare gli interessi della finanza, giocando alla fiducia con la pelle degli italiani.

Intanto tutti i mesi passati a parlare di IMU ed IVA sono andati buttati nel cesso insieme all'Italia.

Ma voi fermi nelle vostre convinzioni avete continuato a votare le stesse persone, rimettendole negli stessi posti di comando… ed ora ricadrete nello stesso errore?

Io sono stanco.

Stanco di sentire il politico di turno che quotidianamente ci prende per il culo mentre si riempie la bocca di belle parole parlando dei seri problemi dell’Italia in televisione, ma non in parlamento; sono stanco di vedere il vostro menefreghismo e la vostra stupida arroganza nel difendere l’operato di quello o quel altro politico, chiaramente delinquenti inquisiti o condannati; sono stanco di passare le notti a studiare per cercare di farvi aprire gli occhi, inutilmente.


Basta, l’Italia è un aereo che sta precipitando nel vuoto con voi sopra che credete ancora al pilota che vi dice “tranquilli ora vi distribuiamo le noccioline e un bicchiere di acqua”, ma quando ve ne renderete conto sarà troppo tardi! Allora non avremo più nulla.

martedì 6 agosto 2013

Salva Silvio

Brunetta e Schifani sono andati da Napolitano a chiedere “l’abilitazione politica” per Berlusconi.

Sento spesso parlare di senso di responsabilità da parte dei parlamentari, è questo il senso di responsabilità? È questo l’esempio che sanno dare alle future generazioni? Non voler accettare un giudizio cercando a tutti i costi di ribaltarlo, volendo avere ragione urlando con tutta l’arroganza che hanno.

Caro Brunetta, cari parlamentari pidiellini, caro Silvio, il senso di responsabilità è quello che impone di accettare un giudizio pagandone le conseguenze, anche se è un giudizio “sbagliato”, insegnando con l’esempio, alle nuove generazioni, il rispetto per le istituzioni e le sentenze.
Ma voi siete solo degli irresponsabili che vogliono essere liberi di delinquere senza essere giudicati.

38 provvedimenti ad personam, tra depenalizzazioni, lodi per allontanare i processi, leggi fiscali per risparmiare tasse ecc. ecc, questo è il senso di responsabilità e l’esempio morale che sanno dimostrare.

Non solo evasore fiscale, quindi ladro, ma anche abusivo, per il PDL la parola “Libertà” significa liberta di fare quello che mi pare, fregandomene delle regole.

Per manifestare a favore di un ladro, allestiscono un palco abusivo e segano il palo di una segnale comunale, come si fa ancora a sostenere un’accozzaglia di personaggi anarchici e delinquenti che continuano a calpestare, ogni regola base della democrazia in nome poi di che cosa?


Mi vergogno di appartenere alla stessa razza umana a cui appartengono i membri del PDL, gentaglia degna solo di frequentare le peggiori galere.

domenica 21 luglio 2013

da trenta anni l'Italia perde colpi

Ieri Visco ha fatto un’affermazione che forse molto pochi hanno saputo cogliere, “Da 30 anni l’Italia perde colpi”.

Che anno era 30 anni fa? Il 1983, due anni prima il ministero del Tesoro divorziò dalla Banca d’Italia, rinunciando alla sovranità monetaria; traduco: fino al 1981 l’Italia ha svalutato la lira del 600% creando l’IRI, un colosso industriale, con circa 1000 aziende, da far invidia a tutto il mondo.

Svalutazione ed IRI ci hanno portato ai vertici mondiali per industrializzazione ed esportazioni, poi tra Andreotti e Prodi, assecondando le pressioni di Ciampi (governatore della Banca d’Italia) e dei paesi europei (in particolare Germania e Francia), sventolandoci la bandiere del debito pubblico e della prossima costituzione dell’Unione Europea, si è rinunciato al controllo della nostra moneta e sono state regalate, una dopo l’altra, tutte le aziende dell’IRI, con il risultato che nel 1981 il debito pubblico era di circa 500 miliardi di euro, nel 1990 era salito a 1.100 miliardi, nel 2000 dopo le “privatizzazioni” e la messa in liquidazione dell’IRI il debito era salito a 1.600, arricchendo solo gli amici di Prodi, della sinistra ed i tedeschi.

Nel 1980 eravamo il secondo Paese europeo in produzione industriale ed esportazioni e stavamo per sorpassare la Germania.
Oggi stiamo perdendo pezzi importanti della produzione industriale, oramai avvitati in una recessione irreversibile, in quanto siamo privi degli strumenti necessari per poter invertire la rotta, siamo come una grande nave su un fiume che sta andando verso una cascata, ma il comandante si è venduto il timone ed i motori e non può più governare autonomamente per invertire la rotta.

A distanza di 30 anni c’è ancora qualcuno che riprova a parlare di privatizzazioni, perché l’esperienza degli anni 80 e 90 non è bastata, non ha distrutto abbastanza l’Italia.

Che Brunetta, Saccomanni e tutto l’esecutivo si tolgano dalla testa di vendere uno spillo senza il consenso degli italiani.

Vogliono ridurre il debito pubblico? Inizino dai loro benefici, visto che è grazie alla loro politica dissennata ed anticostituzionale che ogni giorno la situazione peggiora.

Ricordiamo che 16 Stati della zona euro su 17 sono in recessione.


venerdì 19 luglio 2013

Due pesi due misure

Molte associazioni di donne chiedono da tempo una legge che punisca e tenti di fermare il femminicidio.

La scorsa settimana si sono svolti i funerali di Rosy Bonanno, uccisa dal marito, nonostante le numerose denunce di stalking fatte da Rosy.

Siamo sicuri che una legge che identifica e punisce il femminicidio, ne riduca il fenomeno? O sarà semplicemente una delle tante leggi che inasprisce pene, che non vengono mai inasprite dai giudici a causa di commi e sottocommi? È chiaro che non si può dare la scorta ad ogni persona che viene minacciata, ma non è forse meglio intervenire prima? Io ritengo che pensare all’omicidio di una donna, una volta che questo è accaduto diventa inutile, occorre pensare come evitare che una donna venga uccisa.

Il problema è che molte volte ci sono gli elementi per intervenire prima, ma non si interviene, e ci si ritrova ad applaudire una salma.

Mentre per altre situazioni si interviene ed anche in forza, alla richiesta di un funzionario del Kazakistan di arrestare ed espellere dall’Italia una donna e sua figlia minorenne, la polizia esegue immediatamente la richiesta, presentandosi alla porta di casa della donna con 50 agenti.

Meno di 3 giorni ed è già in volo per il Kazakistan, ma quella donna non ha commesso reati, è solo la moglie di un dissidente kazako, Ablyazov.

C’è solo una domanda che mi frulla in testa:
Perché  se una donna presenta molte denunce nei confronti del suo ex compagno le autorità lasciano correre, non intervengono rendendosi complici poi del suo omicidio, mentre intervengono subito, celermente ed in forza per sequestrare una donna ed una minorenne che non hanno commesso nessun reato?

Sarebbe un segno di grande rispetto nei confronti degli italiani se il ministro Alfano ed il Premier Letta, rispondessero a questa domanda, senza prenderci in giro come sanno far bene ogni giorno.



mercoledì 10 luglio 2013

Il Parlamento di ferma... Che vergogna!

Abbiamo venduto anche Loro Piana,.

Ascoltavo la proposta di Berlusconi per “aggredire” il debito pubblico, vendere i beni dello Stato per 400 miliardi; il genio, autore della proposta è Renato Brunetta.

Siamo nelle mani dei peggiori italiani che siano nati sul nostro territorio, una classe politica che ha iniziato 30 anni fa a tradire la nazione per la quale hanno giurato fedeltà… avevo ancora i calzoni corti, quando sentivo parlare dell’IRI, troppo piccolo ed ingenuo per capire cos’era.

L’IRI era il braccio imprenditoriale dello Stato, un ente nato nel 1933 per salvare le banche dal fallimento, ampliò i suoi settori nel dopoguerra, diventando il primo gruppo industriale mondiale, dopo gli Stati Uniti, con circa 1000 società controllate ed oltre 500.000 dipendenti.

Poi alla presidenza dell’IRI arrivò Romano Prodi, aziende come Cirio, Parmalat, ILVA, ecc. furono vendute al valore di un magazzino, a cosa è servito vendere le oltre 1000 aziende dello Stato? Ad abbattere il debito pubblico dell’epoca? No! Ha solo arricchito i compratori e svuotato lo Stato di aziende eccellenti.

Oggi il debito pubblico è tre volte quello degli anno '80, ma non abbiamo più aziende da vendere, ma abbiamo ancora gli immobili come le caserme dismesse, che con il mercato al minimo possono essere comprate ad 1/10 del loro valore da qualche società amica di chi conta in Parlamento...

Vogliamo vendere anche questi?

Ieri Prodi, oggi Berlusconi?

No! Non ci sto, se i beni sono dello Stato e noi siamo lo Stato, allora i beni sono i nostri e non dobbiamo permettere che vengano venduti, ma dobbiamo pretendere che la Politica inizi a riformare i meccanismi di spesa tagliando ogni spesa inutile.

Ma la politica è troppo impegnata ad occuparsi delle vicende di Berlusconi, oggi sempre quel genio di Brunetta ha chiesto la sospensione dei lavori delle Camere per tre giorni perché all’interno del PDL devono discutere sulle azioni da intraprendere a favore di Berlusconi…

Dopo una trattativa con il PD hanno convenuto per un giorno; come al solito, quando si parla di problemi seri del Paese, tante belle parole e basta, quando invece si parla dei processi di Berlusconi si ferma anche il Parlamento.


Nel caso che Berlusconi sia condannato, si può configurare il reato di favoreggiamento ad opera dei parlamentari del PDL?

domenica 7 luglio 2013

IMU - IVA - Poveri illusi

Ho notato che ogni volta che un politico partecipa ad un programma televisivo, ascoltiamo sempre parole vicine ai cittadini; conoscono perfettamente la situazione in cui vivono le fasce più deboli, si battono perché la pressione fiscale scenda, si scaldano dicendo che le province debbono essere abolite, pretendono che si riducano i costi della politica, lottano affinché la P.A. paghi gli imprenditori, sono irremovibili quando si parla di togliere l’IMU e non aumentare l’IVA, ecc.

Politici di destra , di sinistra, di centro, leghisti, deputati e senatori di ogni schieramento, di ogni partito; quante volte hanno espresso la chiara volontà di cambiare la legge elettorale? Quante volte hanno detto di voler eliminare i rimborsi elettorali, di ridurre il numero di parlamentari…. Ma chissà come mai tutti d’accordo da Floris, ma in Parlamento tutto si ferma prima di partire.

Ma gli italiani, popolo furbo, che non lo freghi facilmente, ascolta le belle parole dette a "Quinta Colonna", anziché a "Porta a Porta" e poi... si fanno fregare con tutte le scarpe.

Quante volte vi hanno detto che l’IMU si deve togliere? E voi babbei ci credete.
PAREGGIO DI BILANCIO e FISCAL COMPACT, vi dicono qualcosa? Macchè! A voi interessa che il politico di turno vi prenda per il culo da “In Onda” con le belle parole; il resto… chi se ne frega!

Iniziate a fregarvi, PAREGGIO DI BILANCIO:
ogni iniziativa erogata dallo Stato, deve essere pagata con una o più tasse. 

FISCAL COMPACT:
primo punto; le uscite possono superare al massimo del 3% le entrate, ovvero lo Stato può spendere al massimo 25 miliardi in più di quanto voi pagate di tasse (25 miliardi chiaramente in prestito); ma… secondo punto; lo Stato deve restituire alle banche circa 1100 miliardi in 20 anni, più gli interessi, ovvero 130 miliardi l’anno (non dimentichiamo i 25 miliardi l'anno per altri 4 anni da dare al fondo salva stati).

E vi illudete che toglieranno l’IMU? Che l’IVA non aumenta?


Ma vi volete svegliare, poveri illusi?

martedì 2 luglio 2013

Costo del lavoro ed Investimenti esteri

Se riuscissi a farvi cambiare idea in fatto di politica ed economia, mi candiderei alla presidenza del consiglio; no, io voglio che vi facciate domande, che il dubbio vi entri nel cervello e che facciate la stessa cosa con un’altra persona.

Sentiamo su tutti i telegiornali che dobbiamo abbassare il costo del lavoro per attirare investimenti esteri.

Ci siamo mai domandati cosa significa?

Abbassare il costo del lavoro…
Non ci illudiamo che si abbassi il famigerato cuneo fiscale, avevo i calzoni corti quando si parlava del cuneo fiscale, è stato mai ridotto? NO! Oggi siamo il primo Paese europeo per percentuale di tasse sul lavoro, quindi significa che si devono abbassare gli stipendi, ovvero ognuno di noi deve lavorare un pochino di più e prendere un po’ meno soldi.

Investimenti stranieri…
Facciamo un esempio; in famiglia tu e tua moglie lavorate ed avete un reddito di €4.000 al mese netti, per cui avete fatto un mutuo per acquistare la casa dove abitate, avete arredato la casa facendo un prestito, avete anche acquistato l’automobile facendo un prestito contraendo un debito totale di €200.000.

C’è già qualcosa che dovrebbe saltare all’occhio, te con un reddito lordo di €80.000 puoi contrarre un debito di €200.000 (pari al 250% del tuo PIL), mentre uno stato che ha un debito del 120% ci fanno credere che è a rischio fallimento.

Ma a parte questa incongruenza, immagina che domani mattina la banca inizia ad alzarti i tassi di interesse del mutuo e dei prestiti, dicendoti che l’unico modo per riabbassarli e tornare ad avere più soldi in tasca è concedere alla banca di investire nella tua famiglia, ovvero cedergli una quota della casa, cedergli la proprietà dell’auto, dell’arredamento, di tutto ciò che puoi “quotare”, perché devi ridurre il debito e devi diventare più competitivo.

Ogni volta che abbiamo passato una crisi è arrivata sempre la ricetta che dobbiamo fare in modo che i Paesi esteri investano in casa nostra, portando capitali freschi, ma questo significa vendere; vendere la Ducati, vendere Bulgari, vendere Gucci, vendere Galbani, Motta, Peroni… ecc. ma ogni volta che vendiamo una azienda, ci impoveriamo sempre di più, perché togliamo all’Italia una piccola fonte di energia produttiva.

Va bèh che ci importa chi è il proprietario di quella azienda? La produzione tanto resta in Italia; certo, ma se prima la Peroni produceva birra con il malto coltivato in Italia, dando lavoro all’agricoltura locale, chi ti dice che adesso quel malto non viene dalla Tunisia, dove costa di meno? Ma il prezzo della birra resta lo stesso, quindi la proprietà guadagnerebbe di più ma un coltivatore italiano non lavora più, ma la birra continua ad essere made in italy ma con materia prima e proprietà estera.

Non siamo più proprietari di quella azienda, quindi non siamo noi a decidere chi lavora, dove lavora e con quali materie prime, poi il giorno che la proprietà decide che in Ucraina si guadagna di più, chiude la fabbrica in Italia e la apre li.

Possiamo fare mille esempi del genere.

Questo si chiama DEINDUSTRIALIZZARE, e la deindustrializzazione porta una Nazione alla morte.


Quindi quando un esponente politico ti dice che dobbiamo diventare più competitivi per attirare finanziamenti esteri, ti sta dicendo, devi guadagnare di meno, così è più facile vendere l’azienda dove lavori, poi se chiude tra un anno o due e te resti senza lavoro, beh non tutte le ciambelle riescono con il buco; la prossima volta che vai a votare pensa anche a questo.


Riferimento:

venerdì 28 giugno 2013

Arriva l'elemosina

Sto seguendo Floris e Scalfari, intervistati da Gruber.
Ho ascoltato Scalfari, accusare chi guarda l’uscita dall'euro come unica soluzione, di non capire nulla… ma ci è o ci fa?.

La finanza mondiale ci divorerebbe in un boccone, dice Floris, vorrei che i signori Scalfari e Floris mi spiegassero quale ricetta metterebbero in atto per rilanciare l’Italia e l’Europa.

L’Italia, oltre a perdere punti di PIL, sta perdendo industrie, si sta deindustrializzando, quindi stiamo perdendo pezzi del motore produttivo e se non fermiamo questo processo, in pochi anni saremo un Paese che non potrà creare ricchezza, quindi saremo un Paese povero, costretto ad importare tutto diventando sempre più povero.

Quindi dobbiamo domandarci cosa si può fare per fermare questo processo?
Fermare una bicicletta e fargli invertire la marcia, lo possiamo fare con la sola forza di due braccia, ma se dobbiamo fermare una nave container e fargli invertire la marcia occorre molta energia, l’Europa ci dona un miliardo per l’occupazione giovanile, ed il Presidente Letta ha detto che non ci sono più scuse per non assumere.

Un miliardo, praticamente si vuole invertire la marcia di una nave con la forza di un ciclomotore, un’elemosina a chi assume; assume per fare cosa? Se non ho lavoro cosa gli faccio fare al nuovo assunto? E chi gli paga lo stipendio? Letta? Ma si vergogni!

Occorrono dai 100 ai 200 miliardi, solo in un anno, per avviare una campagna diffusa sul territorio di investimenti strutturali, abbiamo strade impercorribili da ristrutturare, edifici scolastici da mettere in sicurezza, l’Aquila da ricostruire, un’edilizia popolare inesistente, un assetto idrogeologico che richiede interventi urgenti, asili, spiagge, musei… continuiamo con l’elenco?

Solo investimenti straordinari consistenti possono creare lavoro e quindi posti di lavoro, creando ricchezza perché investiamo in infrastrutture che restano qui, mettono in circolo liquidità rilanciando i consumi, quindi la crescita e di conseguenza cresce la necessità di produrre.

Ma dove si prendono 200 miliardi? Dall'evasione fiscale? Dalla corruzione? Dagli sprechi della politica e della P.A.? Se la politica fosse in grado di intervenire seriamente su questi temi, lo avrebbe già fatto in passato; ce li da l’Europa? La BCE? No, perché il Fiscal Compact ed il pareggio di bilancio vietano di prendere ulteriori prestiti che aumenterebbero il debito pubblico.

Allora? Resta solo una strada, quella che negli anni 60 – 80 ci hanno portato da un Paese distrutto da una guerra, al secondo Paese d’Europa: la svalutazione! 200 miliardi per l’Italia, ed in proporzione anche per gli altri Paesi, stampati dalla BCE e messi in circolo dagli stessi come detto sopra.


Ma la BCE non può farlo grazie ai trattati di Maastricht e di Lisbona, quindi o i politici italiani si mettono in testa che questi trattati vanno cambiati ed in sede europea iniziano ad usare il pugno di ferro, o altrimenti l’Euro salterà e con esso l’Italia, la Francia, la Spagna, Grecia, Austria, Germania, tutti, a quel punto con il miliardo che ci da l’Europa e con il decreto approvato il 27/06, ci potremo solo pulire il…

mercoledì 26 giugno 2013

I cani del padrone

Non so se Berlusconi abbia costretto Ruby e tante altre a prostituirsi, ma non posso credere che un leader di partito e Presidente del Consiglio, elargisse migliaia di euro di mantenimento alla prima puttanella che gli si presentava davanti, senza avere nulla in cambio.

Ma lasciamo ogni tipo di accusa morale, o penale che sia ed accettiamo ciò che tante volte abbiamo sentito dire dai suoi sostenitori: nella vita privata ognuno fa quello  che vuole.

Purtroppo le depenalizzazioni in corsa, i vari lodi e le prescrizioni, questa volta non sono serviti per evitare tre condanne, ma la cosa che mi ha indignato più di qualsiasi cosa, è vedere gli esponenti del Popolo della Libertà difenderlo e scodinzolargli vicino, come tanti cani con il suo padrone.

Ora organizzeranno certamente un’altra manifestazione a sostegno di Silvio e contro la magistratura “politicizzata”, a casa mia si dice che se non fai fuoco, non c’è fumo; certamente di fumo ne è stato fatto molto più del dovuto, ma il fuoco c’è sicuramente.

Nel corso dei suoi ventanni di politica, Silvio ha impegnato il parlamento, per emettere 38 provvedimenti a suo favore, provvedimenti andati più o meno a buon fine, che vanno dai risparmi in materia fiscale per le sue aziende, ai vari lodi per evitare i processi, alle varie depenalizzazioni o penalizzazioni a seconda della convenienza.

Un imprenditore che, entrato in politica, usa il potere legislativo per i suoi unici scopi personali, significa che non è in grado di gestire le sue vicende personali e qualcuno deve sempre togliergli le castagne dal fuoco.

Ma in un Paese come l’Italia, dove tutto è permesso, anche ciò che è vietato, posso anche capire che lui faccia i propri interessi anziché quelli della Nazione, ma ciò che proprio non capisco è la vergognosa ed oltraggiosa difesa che continuano a portare avanti i suoi seguaci, continuando a girare una frittata dal lato che più fa comodo e continuando a confondere le vicende politiche con i fatti privati, senza rendersi conto che in caso di condanna definitiva di Berlusconi, lui passerà per martire, ma il PDL si sfalderà come un castello di carte.


…38 provvedimenti ad personam; e poi il Parlamento non funziona!

domenica 23 giugno 2013

Decreto del Fare... un piacere ai soliti noti

Il Decreto legge 201 del 6/12/2011, convertito con legge 214 del 22/12/2011, l’articolo 16 comma 2, stabiliva gli importi della tassa di possesso delle imbarcazioni, stabilendo che:

da 10 a 12 metri si pagava €800 l’anno;
da 12 a 14 metri si pagava €1.160 l’anno;
da 14 a 17 metri si pagava €1.740 l’anno;
da 17 a 20 metri si pagava €2.600 l’anno;
da 20 a 24 metri si pagava €4.400 l’anno;
da 24 a 34 metri si pagava €7.800 l’anno;
da 34 a 44 metri si pagava €12.500 l’anno;
da 44 a 54 metri si pagava €16.000 l’anno;
da 54 a 64 metri si pagava €21.500 l’anno;
oltre 64 metri €25.000 l’anno.

Il decreto del "fare", annulla la tassa di possesso per imbarcazioni fino a 14 metri e dimezza la tassa per imbarcazioni da 14 a 20 metri.

Capisco che il mercato dei natanti è in sofferenza, ma c’è una cosa che mi gira per la testa; quanti di quel milione di famiglie senza reddito si possono permettere una barca?

Quanti di quegli imprenditori che hanno chiuso o stanno chiudendo la loro azienda ha un natante da diporto? Quanti precari della pubblica amministrazione ha una barca di 14 metri?

Si vuole rilanciare la nautica da diporto ed il turismo nautico, benissimo, nulla da obiettare… ma alle auto di piccola cilindrata, mettiamo… fino a 40 KW è stata abolita la tassa di possesso? NO!

Eppure una famiglia con un reddito di poche centinaia di euro al mese la massimo si può permettere un’utilitaria di questo tipo, considerando che mentre un’imbarcazione turistica non è indispensabile, quindi un bene di lusso (il decreto legge del 2011 titolava all’art.16 “ Disposizioni per la tassazione di auto di lusso, imbarcazioni ed aerei”), un’utilitaria di piccola cilindrata, è una necessità, utilizzata per recarsi a lavoro o per cercare lavoro.

Posso pensare quindi che gli italiani, abbiano ancora una volta dato il proprio voto ad una “nuova” classe politica che puntualmente strizza l’occhio a quel 10% di italiani che ha in mano il potere del denaro, mentre se ne sbatte completamente di quel 90% che cerca di tirare avanti la baracca tra 1000 difficoltà?

Si posso pensare benissimo che questa classe politica di nuovo non ha nulla, è costituita da delinquenti, corrotti e massoni che opera in totale malafede come la precedente e come lo è sempre stato negli ultimi 40 anni.

Italiani fedeli alla destra ed alla sinistra, quando aprirete gli occhi? Quando smetterete di farvi prendere per il culo, schiavi di un sistema antipolitico ed antidemocratico, che vi sfrutta solo per alimentare se stesso?

domenica 2 giugno 2013

Italia... terra maligna

"Vattinne Toto'... chesta e' terra maligna!!”

Ricordate l’esortazione di Alfredo, l’anziano cieco, nei confronti del giovane Totò, nel film “Nuovo cinema Paradiso”?

Oggi, a tutti quei giovani forti, seri, pieni di energia e voglia di lavorare dico andatevene, questo oramai è un Paese sterile, vi sta togliendo tutto e non vi darà indietro niente, lasciate l’Italia ai fannulloni, ai raccomandati ad ai disonesti, perché il suo destino è oramai segnato.

Non vi illudete che qualcosa possa cambiare, una generazione di politici stupidi, egoisti e falsi, ha tradito gli italiani e la Costituzione, usando lo Stato solo per proprio interesse personale lasciandosi manipolare dalle grandi industrie, dalle multinazionali e dalla finanza speculativa e ogni tanto anche da qualche puttana.

La Nazione oggi poggia il suo peso su leggi che hanno causato disuguaglianze e squilibri a totale vantaggio dei pochi economicamente forti e penalizzando tutti gli altri, fortemente più deboli.

E cosa succede quando un bambino fa il cattivo? Viene punito; noi che abbiamo eletto gente disonesta a rappresentarci, siamo stati puniti dall’Europa, che a sua volta ne approfitta a vantaggio proprio (della BCE) e della Germania.

Non illudetevi, giovani di belle speranze, in trentanni ci hanno avviato sulla strada della povertà e ciò che è peggio è che la nostra classe politica continua a prenderci per il culo illudendoci che stanno “lavorando con impegno e grande senso di responsabilità” per rilanciare l’economia.

BALLE! Non possono e non vogliono fare NIENTE perché in 30 anni hanno distrutto il motore dell’Italia e non abbiamo più gli strumenti per ripararlo, perché li hanno ceduti alle banche.

L’Italia è il più bel Paese del mondo, ma con il nostro egoismo, con la nostra mancanza di rispetto, con la nostra disonestà l’abbiamo reso terra maligna per voi giovani.

Guardatevi intorno, quanti negozi chiusi, quante fabbriche chiuse, quanti capannoni vuoti, quante aziende non sono più italiane… siamo morti ma ancora non lo sappiamo e quindi vi dico andatevene da questo cimitero, portate il vostro entusiasmo a chi sa apprezzarlo e ripagarlo.

“VATTINNE… CHESTA È TERRA MALIGNA!!”

mercoledì 29 maggio 2013

Bastone e carota

La procedura di infrazione decisa dalla Commissione Europea nei confronti dell’Italia, sarà revocata, anche se restiamo “sorvegliato speciale”.


Mentre da un lato ci bastonano con l’aumento della pressione fiscale, con il pareggio di bilancio, con la riforma delle pensioni, con i tagli ai servizi per i cittadini, dall’altro ci fanno “vedere” la carota con l’abolizione delle provincie (che sono ancora tutte li), con la riduzione degli stipendi dei parlamentari (che sono sempre gli stessi), con l’abolizione del finanziamento ai partiti (che non hanno rinunciato ad un centesimo), con la riduzione dei parlamentari (che sono ancora tutti li), con la semplificazione della burocrazia (è ancora tutta li), ora con la revoca della procedura di infrazione per alto deficit.

Sono 20 anni che destra e sinistra si dividono le poltrone dell’Italia, dalle Commissioni parlamentari alla RAI, dai dirigenti dei Ministeri alla Finmeccanica, dalla Sanità alle municipalizzate, senza MAI pensare una sola volta ai cittadini, alla Nazione.

La revoca della procedura di infrazione, non significa che adesso il Governo può investire per rilanciare l’economia, significa solo che forse i conti pubblici adesso sono a posto, ma dobbiamo fissarci in testa una volta per tutte che quei balordi che erano in parlamento in appoggio a Monti (e che moltissimi di loro sono ancora li) hanno approvato il pareggio di bilancio nella nostra Costituzione, vogliamo capire una buona volta che lo Stato italiano non può investire un centesimo di più di quanto gli diamo in tasse?
Vogliamo capire che se domani ci
tolgono l’IMU, lo stesso giorno ci mettono un’altra tassa o ci tolgono qualche servizio?
NO! Non lo capiamo.
Non capiamo che per 70 anni a furia di farsi i cavoli propri noi tutti, ci siamo dati la zappa sui piedi.
Non capiamo che abbiamo rovinato il Paese ogni volta che ci ha timbrato il cartellino un collega, ogni volta che abbiamo fatto un giorno di malattia per andare al centro commerciale, ogni volta che abbiamo fatto un secondo lavoro in nero, ogni volta che abbiamo telefonato al medico amico per accorciare i tempi della visita, ogni volta che non abbiamo battuto uno scontrino.
NO! Non lo capiamo e continuiamo a rovinare il Paese, eleggiamo le stesse persone solo perché ci possono dare una mano o ci hanno pagato una cena.

A Roma il 48% non è andato a votare perché non si sente rappresentato; bene! Continuiamo così, servi di un potere che ci usa per alimentare se stesso.
A Roma andremo al ballottaggio per decidere chi sarà il “nuovo” sindaco tra quali partiti? PD e PDL.
Tra militanti di partito, persone opportuniste, vendita di voti ed astensionismo cosa abbiamo cambiato? NIENTE.

Continuiamo a mantenere il potere a quei partiti che si sono venduti l’Italia alle lobby finanziarie e multinazionali, le svendite dei beni Statali e delle aziende italiane leader sono sotto i nostri occhi.

Le carote ce le fanno vedere, ma le bastonate arrivano sul serio… continuiamo così.


martedì 21 maggio 2013

Abbassare le tasse? Non facciamoci prendere per il sedere


Personalmente sono stanco di sentirmi preso per il culo da politici che si presentano in televisione con un’abbondante dose di malafede, come la signora Anna Maria Bernini, Senatore della Repubblica e con l’arroganza che contraddistingue la classe politica legata ai vecchi partiti.

“l’IMU deve essere tolta, bloccare l’aumento dell’IVA e bloccare la Tares ed il Governo ha il dovere di trovare le risorse” tuonava Bernini a Ballarò il 21 maggio.

Nella sua profonda malafede, la signora Bernini, con l’appoggio di Floris, non dice che il governo Berlusconi si è impegnato nel 2011 ad inserire il pareggio di bilancio in Costituzione e, durante il governo Monti, con l’appoggio del PDL e del PD è stato inserito in Costituzione.

Non dice che in virtù di questo dalle tasche dei cittadini devono uscire i denari per i servizi (schifosi) che ci danno e per ridurre il debito pubblico (denari da dare alle banche), quindi che si chiami IMU, IVA, TARES, accise, o in altro nome, noi cittadini dovremo pagare quei denari, punto.

Tutto il resto sono chiacchiere e prese per il culo.

L’unica strada da percorrere per rilanciare l’economia, è l’unica che l’Italia non può percorrere; mettere in ballo 100 MLD di investimenti in lavori pubblici (mettere in sicurezza le scuole, avviare un piano di edilizia popolare, ristrutturare le infrastrutture…), non si può perché per farlo la Nazione dovrebbe fare altro debito, ma le banche ce lo hanno vietato con il pareggio di bilancio e quindi?

Quindi questi balordi di politici, leader compresi, vengono in televisione e ci riempiono di chiacchiere.

giovedì 16 maggio 2013

Le Pecore Ignoranti



Dopo il profondo rinnovamento, ampiamente dimostrato con i presidenti delle commissioni parlamentari, il tema di questi giorni è IMU, CIG e lavoro.

Quante volte abbiamo sentito parlare di abolizione dei rimborsi elettorali? Eppure gli stessi partiti hanno già presentato richiesta della loro parte di rimborsi; riduzione dei parlamentari? Abolizione delle provincie? Riforma della Pubblica Amministrazione? Riforma della legge elettorale? Rinnovamento della classe dirigente? Niente di tutto ciò è stato fatto.. Anzi, una riforma è stata fatta, quella del federalismo fiscale, che ha consentito a tutti i gruppi regionali di scialacquare con i nostri soldi.

Esiste una legge la 311/2004 chiamata legge mancia, perché consente al Ministero dell’Economia di elargire una “mancia” ad associazioni ed enti, ad esso segnalati, che dietro gli scopi benefici nascondono ex politici, parenti o amici; dal 2004 ad oggi ha stanziato €953.550.000.
È solo uno dei tantissimi rivoli di soldi pubblici ai quali nessuno rinuncia, perché toccherebbe interessi che non si possono toccare.

Noi italiani comuni siamo perfetti per essere presi per il culo, ci indigniamo giustamente quando dei cagnolini vengono tenuti prigionieri in un canile, poi accettiamo serenamente che un politico venga in televisione a propinarci qualsiasi stronzata, giustificata dalle motivazioni più fantasiose.

Non sono bastati tutti i delinquenti di cui si sono circondati i partiti, che hanno gozzovigliato con i nostri soldi; non sono bastati gli scandali che hanno coinvolto il PD partendo dal vecchio conto gabbietta per terminare con l’ultimo Monte dei Paschi.

È normale che un politico abbia dei comportamenti moralmente discutibili, talmente normale che partecipiamo numerosi alle manifestazioni a difesa di Berlusconi dietro il falso tema di una Giustizia migliore e ci indigniamo perché un magistrato ha condannato il proprio leader; ma non ci indigniamo quando sentiamo delle centinaia di migliaia di esodati, dei 6.400.000 disoccupati, del 1.000.000 di famiglie senza reddito, delle centinaia di migliaia di imprese che hanno chiuso definitivamente.

No per questi non manifestiamo, d’altra parte farlo per Berlusconi ci conviene perché ci toglie l’IMU (che anche lui ha votato) per gli esodati… beh, mi dispiace per loro, ma chi se ne frega.

Allora forse ci meritiamo Berlusconi e Letta insieme al governo che ci fanno credere di volerci rimboccare una coperta piena di buchi, logora e corta che copre una cosa e ne scopre un’altra, mentre si spartiscono ancora una volta l'Italia, mentre voi, povere pecore ignoranti, gli belate dietro.

Sapete cosa è il pareggio di bilancio? Il fiscal compact? Il MES? No non potete saperlo perché voi piccoli ignoranti egoisti fate finta di interessarvi di politica, ma vi piace solo assistere agli incontri di wrestling che ogni sera si svolgono in un talk show, i concorrenti (destra e sinistra tutti d’accordo) fingono di menarsi e te sei coglionato, mentre un tassista che rischia tutto il giorno, guadagna meno di un precario, anche lui frutto delle scelte di destra e di sinistra.

Mi spiace per voi indignati opportunisti ma non manifesterò quando la vostra azienda chiuderà, non manifesterò quando la vostra casa andrà all’asta, non manifesterò quando il conguaglio delle tasse vi toglierà la pensione di un mese, perché proprio grazie al vostro egoismo ed alla vostra cieca stupidità vi siete girati dall’altra parte quando i vostri concittadini in difficoltà vi hanno chiesto aiuto, lasciando che si arrangiassero da soli, ma siete subito corsi dal vostro padrone per difenderlo dalla Giustizia.

lunedì 29 aprile 2013

Lettera a Preiti



Luigi Preiti,

siamo coetanei e ricordo gli amici con cui giocavo da piccolo e con i quali sono cresciuto, forse, anche te avevi amici come i miei e, come me fai parte dell’ultima generazione che ha portato i calzoni corti.

Ricordo gli anni ’80, i migliori che abbiamo vissuto, forse perché erano i nostri migliori anni; la nostra è stata anche l’ultima generazione che ha fatto il servizio di leva e, forse, siamo stati anche nella stessa caserma.

Ricordo quante volte abbiamo criticato “il mondo” in cui viviamo e chissà quante volte anche te, allora, con i tuoi amici lo volevi “cambiare”; ma ho anche vissuto momenti di disperazione, come dopo la separazione, costretto a tornare dai miei e vivere con pochi euro al mese.

Molte cose abbiamo in comune, forse anche il desiderio di dare un segnale forte alla classe politica, RESPONSABILE della situazione in cui versa l’Italia, fin qui siamo molto simili, con molte esperienze che ci uniscono.

Ma quelle pallottole, in un istante ci hanno separato con la stessa violenza con cui hanno colpito Giuseppe Giangrande e Francesco Negri, i due carabinieri caduti a terra davanti a te.

Tante volte nel mio blog ho evocato una rivoluzione culturale, fatta di idee, di proposte, invitando i cittadini ad unirsi perché è con la forza della conoscenza e del dialogo che si può rovesciare un sistema corrotto, radicato fin nel profondo della politica; ma il tuo stupido gesto ottiene solo sangue ed ulteriori divisioni.

Solo un pazzo può pensare che con un’arma si possa cambiare qualcosa in meglio; gli attentati, le manifestazioni armate, le rivolte violente, animate dalla disperazione ottengono solo altra disperazione e questo non lo posso accettare, non può esistere alcuna scusante alla violenza, che condanno nel modo più forte e deciso.

Quei due carabinieri erano come te, anche loro, tolta la divisa, vivono molti stessi problemi che viviamo tutti noi ma hai scelto di incolpare loro, i tuoi fratelli, nel modo più stupido ed incosciente, solo perché il loro lavoro li ha portati a sorvegliare il simbolo della politica italiana e diventando l’obiettivo di un crimine.

Si perché il tuo gesto è solo e semplicemente un crimine, come tale deve essere perseguito e non può trovare nessuna compassione e giustificazione.

Il mio impegno di cittadino è quello di contribuire al miglioramento del Paese, mettendomi a disposizione dei cittadini che rischiano di annegare nelle difficoltà; a Giangrande e Negri va tutta la mia solidarietà, a te solo tutto il mio disprezzo.

sabato 27 aprile 2013

Con alto senso di responsabilità, l’imbroglio è compiuto!


Facendo un’analisi delle elezioni appena chiuse, il 26 febbraio scrivevo: “ci troviamo di fronte all’eventualità che PD e PDL si coalizzino, magari con il supporto di Monti…”.

Se mettiamo insieme alcuni fatti, sembra quasi sia stato tutto programmato sin dall’inizio, da chi, lo lascio intuire a voi.

Qualche giorno dopo le elezioni, Berlusconi ha iniziato a dire che il PDL era pronto ad appoggiare un governo PD, ma Bersani coerente con la sua campagna elettorale, gli ha tenuto la porta ben chiusa.

Forse Bersani voleva veramente avviare un rinnovamento della politica, sperando fino all’ultimo che il M5S accettasse di entrare nel governo, anche se avrebbero dovuto firmare una cambiale in bianco, ma la posizione ferma di Grillo deve averlo indispettito altrimenti avrebbe accettato di votare Rodotà.

Ma anche Renzi, dopo il suo lungo silenzio, torna a farsi sentire e dai primi di marzo,  ha più volte punto il fianco di Bersani spingendo al dialogo con il PDL; ma niente da fare, Bersani è irremovibile.

Ma i giorni passano, l’elezione del Capo di Stato si avvicina ed il governo non vede la luce.

Tre giorni prima dell’inizio delle votazioni per il Capo di Stato, il 15 aprile, a Parma si è svolta la ricorrenza del centenario di Pietro Barilla, alla quale ha partecipato Berlusconi ma, casualmente c’era anche Renzi ed i due si sono appartati in una saletta riservata per più di un’ora, ma nessuno sa cosa si siano detti.

Il 18 aprile iniziano le votazioni del Presidente della Repubblica, il primo candidato proposto da Bersani è Marini, ma non raggiunge il quorum; il secondo e terzo scrutinio di fatto vengono saltati votando scheda bianca, al quarto scrutinio Bersani propone Prodi, ma 101 parlamentari del PD non lo votano ed ora Bersani è fuori dai giochi, dimissionario lui e tutta la segreteria del PD.

La sera del 19 inizia una processione al Quirinale per convincere Napolitano a restare e nonostante lui abbia giurato e spergiurato che non avrebbe mai accettato di restare, il giorno dopo, al quinto scrutinio viene rieletto.

Il 24 aprile Napolitano nomina Enrico Letta (nipote di Gianni Letta) che apre al PDL, ed ora abbiamo un governo PD – PDL – Scelta Civica.

Cosa si sono detti in quella saletta riservata Berlusconi e Renzi?

Perché 101 parlamentari del PD non hanno votato Prodi?

Che rapporti ci sono tra Berlusconi, Renzi, Letta (Enrico) e Napolitano?

Lascio a voi rispondere a queste tre domande.