lunedì 29 aprile 2013

Lettera a Preiti



Luigi Preiti,

siamo coetanei e ricordo gli amici con cui giocavo da piccolo e con i quali sono cresciuto, forse, anche te avevi amici come i miei e, come me fai parte dell’ultima generazione che ha portato i calzoni corti.

Ricordo gli anni ’80, i migliori che abbiamo vissuto, forse perché erano i nostri migliori anni; la nostra è stata anche l’ultima generazione che ha fatto il servizio di leva e, forse, siamo stati anche nella stessa caserma.

Ricordo quante volte abbiamo criticato “il mondo” in cui viviamo e chissà quante volte anche te, allora, con i tuoi amici lo volevi “cambiare”; ma ho anche vissuto momenti di disperazione, come dopo la separazione, costretto a tornare dai miei e vivere con pochi euro al mese.

Molte cose abbiamo in comune, forse anche il desiderio di dare un segnale forte alla classe politica, RESPONSABILE della situazione in cui versa l’Italia, fin qui siamo molto simili, con molte esperienze che ci uniscono.

Ma quelle pallottole, in un istante ci hanno separato con la stessa violenza con cui hanno colpito Giuseppe Giangrande e Francesco Negri, i due carabinieri caduti a terra davanti a te.

Tante volte nel mio blog ho evocato una rivoluzione culturale, fatta di idee, di proposte, invitando i cittadini ad unirsi perché è con la forza della conoscenza e del dialogo che si può rovesciare un sistema corrotto, radicato fin nel profondo della politica; ma il tuo stupido gesto ottiene solo sangue ed ulteriori divisioni.

Solo un pazzo può pensare che con un’arma si possa cambiare qualcosa in meglio; gli attentati, le manifestazioni armate, le rivolte violente, animate dalla disperazione ottengono solo altra disperazione e questo non lo posso accettare, non può esistere alcuna scusante alla violenza, che condanno nel modo più forte e deciso.

Quei due carabinieri erano come te, anche loro, tolta la divisa, vivono molti stessi problemi che viviamo tutti noi ma hai scelto di incolpare loro, i tuoi fratelli, nel modo più stupido ed incosciente, solo perché il loro lavoro li ha portati a sorvegliare il simbolo della politica italiana e diventando l’obiettivo di un crimine.

Si perché il tuo gesto è solo e semplicemente un crimine, come tale deve essere perseguito e non può trovare nessuna compassione e giustificazione.

Il mio impegno di cittadino è quello di contribuire al miglioramento del Paese, mettendomi a disposizione dei cittadini che rischiano di annegare nelle difficoltà; a Giangrande e Negri va tutta la mia solidarietà, a te solo tutto il mio disprezzo.

sabato 27 aprile 2013

Con alto senso di responsabilità, l’imbroglio è compiuto!


Facendo un’analisi delle elezioni appena chiuse, il 26 febbraio scrivevo: “ci troviamo di fronte all’eventualità che PD e PDL si coalizzino, magari con il supporto di Monti…”.

Se mettiamo insieme alcuni fatti, sembra quasi sia stato tutto programmato sin dall’inizio, da chi, lo lascio intuire a voi.

Qualche giorno dopo le elezioni, Berlusconi ha iniziato a dire che il PDL era pronto ad appoggiare un governo PD, ma Bersani coerente con la sua campagna elettorale, gli ha tenuto la porta ben chiusa.

Forse Bersani voleva veramente avviare un rinnovamento della politica, sperando fino all’ultimo che il M5S accettasse di entrare nel governo, anche se avrebbero dovuto firmare una cambiale in bianco, ma la posizione ferma di Grillo deve averlo indispettito altrimenti avrebbe accettato di votare Rodotà.

Ma anche Renzi, dopo il suo lungo silenzio, torna a farsi sentire e dai primi di marzo,  ha più volte punto il fianco di Bersani spingendo al dialogo con il PDL; ma niente da fare, Bersani è irremovibile.

Ma i giorni passano, l’elezione del Capo di Stato si avvicina ed il governo non vede la luce.

Tre giorni prima dell’inizio delle votazioni per il Capo di Stato, il 15 aprile, a Parma si è svolta la ricorrenza del centenario di Pietro Barilla, alla quale ha partecipato Berlusconi ma, casualmente c’era anche Renzi ed i due si sono appartati in una saletta riservata per più di un’ora, ma nessuno sa cosa si siano detti.

Il 18 aprile iniziano le votazioni del Presidente della Repubblica, il primo candidato proposto da Bersani è Marini, ma non raggiunge il quorum; il secondo e terzo scrutinio di fatto vengono saltati votando scheda bianca, al quarto scrutinio Bersani propone Prodi, ma 101 parlamentari del PD non lo votano ed ora Bersani è fuori dai giochi, dimissionario lui e tutta la segreteria del PD.

La sera del 19 inizia una processione al Quirinale per convincere Napolitano a restare e nonostante lui abbia giurato e spergiurato che non avrebbe mai accettato di restare, il giorno dopo, al quinto scrutinio viene rieletto.

Il 24 aprile Napolitano nomina Enrico Letta (nipote di Gianni Letta) che apre al PDL, ed ora abbiamo un governo PD – PDL – Scelta Civica.

Cosa si sono detti in quella saletta riservata Berlusconi e Renzi?

Perché 101 parlamentari del PD non hanno votato Prodi?

Che rapporti ci sono tra Berlusconi, Renzi, Letta (Enrico) e Napolitano?

Lascio a voi rispondere a queste tre domande.

giovedì 25 aprile 2013

Terza guerra mondiale


25 aprile 1945.
Il Comitato di Liberazione Nazionale dell’Alta Italia, alle 8 del mattino, proclama ufficialmente l'insurrezione, la presa di tutti i poteri da parte del CLNAI e la condanna a morte per tutti i gerarchi fascisti.

Non si possono ignorare le conseguenze del “Patto Roma-Berlino” voluto da Ciano ed avallato da Mussolini, nel 1936; 443.000 italiani morti durante la seconda guerra mondiale su un totale di 71.090.060 dei 46 Paesi coinvolti.

Il 25 Aprile non è un giorno di festa, ma un giorno di lutto nazionale che ci faccia ricordare la fine della peggiore guerra militare che la Terra abbia mai ospitato.

Oggi stiamo vivendo la terza guerra mondiale, una guerra finanziaria, economica, senza l’uso spettacolare delle bombe, ma utilizzando lo SPREAD, i BTP, il debito pubblico, i derivati e facendo comunque le sue migliaia di vittime: 31.351 imprese chiuse nei primi tre mesi del 2013 contro le 20.090 chiuse nei primi tre mesi del 2012.

Viviamo una guerra che ci viene nascosta dai media, ma soprattutto dalla politica; un atteggiamento peggiore di quello che aveva il fascismo e come allora dobbiamo creare un nuovo 25 aprile, dove un nuovo Comitato ci liberi non dai fascisti e dai nazisti, ma da una classe politica criminale che sta lasciando morire le proprie aziende ed i propri concittadini, ma stavolta se non lo fanno i cittadini, non ci sarà nessun Comitato.


domenica 21 aprile 2013

Il Rinnovamento è servito




Ripartiamo dall’inizio.

Febbraio 2013 dalle urne esce un messaggio importante, gli italiani si stanno stancando di una politica lontana dai cittadini, che si rifiuta di capire i cittadini; per questo nel segreto delle urne, oltre 8.000.000 di italiani esprimono la loro protesta, chiedono il rinnovamento della politica votando il Movimento 5 Stelle.

Quel grido che risuona nelle piazze “TUTTI A CASA”, in parte si concretizza, alcuni politici noti tra cui Fini e Di Pietro restano fuori dal Parlamento, ma non basta; PD e PDL iniziano una recita lunga quasi due mesi.

Tendiamo sempre a dimenticare che i dirigenti dei partiti, hanno sempre governato in pieno accordo; in pubblico litigi, gazzarre, se ne dicono di tutti i colori, poi in privato tutti d’accordo su spartizioni e poltrone; ricordiamo che per mantenere potere e privilegi, sono disposti a tutto, anche a comprare i voti.

Quindi anche questa volta abbiamo assistito per oltre un mese ad una commedia recitata solo per mettere Grillo in un angolo.

Ma il governo non arriva e si procede all’elezione del Capo di Stato, e ricomincia la recita, Rodotà no, Prodi no, Marini si, o forse no, D’alema si, ma è meglio di no…

Sappiamo tutti che Renzi è “amico” di Berlusconi, guarda caso è lui il Bruto del PD ma anche D’Alema è amico di Berlusconi, risultato finale, Napolitano di nuovo Presidente, ma c’è un vincolo, governo delle larghe intese, ovvero un governo, magari con Amato premier, appoggiato da PDL, PD e Scelta Civica, praticamente l'unica differenza tra prima e dopo le elezioni, è che abbiamo perso 2 mesi di tempo.

Ma i cittadini con il voto non avevano chiesto un rinnovamento della politica?

31.000 aziende chiuse in tre mesi, 1.000.000 di cittadini senza reddito, precari ed esodati non se ne parla più.

Oggi a Piazza S.S. Apostoli non c’erano solo i grillini e non erano neanche fessi come dice Gasparri, c’erano persone che NON VOGLIO PIU' ESSERE PRESE PER IL SEDERE.

Aspettiamoci dei periodi molto, molto bui.

sabato 20 aprile 2013

Politici italiani, incapaci assoluti


Il PD è riuscito ad affondare due loro candidati, nomi importanti della storia della sinistra italiana.

Rodotà no, perché lo ha candidato il M5S, Cancellieri no, perché l’ha candidata Monti, D’alema no, Bonino, no… il PDL ha giocato d’astuzia non facendo nomi, lasciando cuocere il PD nel suo brodo.

Risultato, questa mattina Bersani, Berlusconi, Monti e Maroni, praticamente il peggio della politica italiana, sono andati in fila indiana per supplicare Napolitano ad accettare un’altra sua candidatura.

Napolitano, dall’alto dei sui 88 anni e con un senso di profonda responsabilità ha accettato, mentre la classe politica sta dando dimostrazione di essere composta dal peggio che l’Italia possa offrire, privi assolutamente di responsabilità, e di capacità di gestire una situazione difficile come quella attuale, ma capace solo di mettere il proprio partito ed il proprio orgoglio personale davanti a tutto, per poi pregare il padre dell’Italia a toglierli dai guai.

I bambini dell’asilo sanno fare di molto meglio.

Unico partito coerente, se pur accusato da molti, è il M5S, tutti i dirigenti degli altri partiti hanno un solo dovere: dare le dimissioni dai propri partiti e cedere il passo ad una NUOVA classe dirigente.

Per ora assisteremo all'elezione di Re Giorgio.

venerdì 19 aprile 2013

Peggio non è mai morto



54 giorni dalle elezioni e gli italiani sono ancora senza un nuovo governo, senza commissioni parlamentari e senza un Presidente della Repubblica; le più importanti istituzioni sono bloccate da una totale incapacità della “nuova” classe politica, mentre il Paese affonda vergognosamente.

Fino ad ieri avrei detto che, conoscendo lo schifoso attaccamento al potere da parte della classe dirigente del PD e la paura fottuta di Berlusconi di finire in galera, con Grillo tra i piedi di entrambi a tirargli calci continuamente, la mia convinzione era che PD e PDL stiano cercando disperatamente una strada che metta il M5S in angolo.

Oggi, con le dimissioni di Bindi e di Bersani, comincio a pensare che la lotta intestina tra Bersani e Renzi, stia invece facendo esplodere il PD, il fallimento della elezione di Prodi lo dimostra e questa autodistruzione del PD non fa che rendere felici Berlusconi ed il M5S; meno felici sono le 31.000 azienda che hanno chiuso nei primi tre mesi del 2013.

Mentre la nostra classe politica sta cercando di uscirne viva da una situazione di ingessamento totale, l’Italia sta precipitando come un aereo in avvitamento, con sempre più italiani che varcano il confine della povertà, una vera bomba sociale, ma i nostri bravi politici, anziché fare un momento di riflessione ed  aprire un dialogo tra le parti mettendo al centro l’Italia, continuano a giocare con la nostra pelle, senza rendersi conto che stavolta stanno rischiando di pagarne le conseguenze.

Vediamo oggi se Cancellieri, donna di esperienza che viene dalle istituzioni, riesce a soddisfare i capricci di destra e sinistra.