venerdì 15 marzo 2013

La paura dei banchieri


l'ex presidente dell'Eurogruppo Jean Claude Juncker, ha messo in guardia dall’affermarsi di forze politiche che fanno promesse di natura estremamente irresponsabile, come l’uscita dell’euro.

Jean Claude forse non aveva letto la dichiarazione di Ashoka Mody, l’ex capo missione FMI in Germania e Irlanda ha affermato due giorni fa, che per uscire fuori dalla crisi occorre è essenziale ricostituire le sovranità nazionali.

A chi fa paura il fallimento dell’euro? Alle banche ed ai partiti che controllano le banche, ma nessuno di loro da una spiegazione razionale ed oggettiva sui rischi di un’uscita dell’Italia dall’euro.

Mentre tanta è la documentazione è stata prodotta da molti economisti che ne spiega in modo oggettivo i vantaggi.

Vogliamo restare nell’euro? Bene, nulla in contrario, a condizione che le banche rinuncino al controllo delle Banche Centrali Nazionali, ridando agli Stati ciò che di diritto è del popolo, la sovranità monetaria.

Voglio ricordare che dagli anni 60 agli anni 80, in 20 anni lo Stato Italiano, quando ancora aveva il controllo della moneta, svalutò la lira del 600%, una media del 30% annuo; questa forte svalutazione, consentì all’Italia di diventare il secondo Paese europeo più industrializzato dopo la Germania.

Dal 1981, anno di separazione Stato/Banca d’Italia, è iniziato un processo di deindustrializzazione, che si sta concludendo dal 2011 ad oggi… 10.000 microimprese perse nei primi due mesi del 2013, 167 al giorno, l’Europa deve poter intervenire stampando denaro da immettere in circolo con investimenti infrastrutturali, senza aumentare i debiti degli Stati; per fare questo si DEVE TOGLIERE alle banche la sovranità monetaria.

Il signor Jean Claude dovrebbe rendersi conto che o i vertici europei e della BCE iniziano a prendere delle decisioni a favore del popolo europeo, o dovranno assumersi le responsabilità del rischio di sommosse popolari.




2 commenti:

  1. Sarei molto curioso di sapere come le banche si sono impadronite della sovranità monetaria. E poi cosa bisgna fare per sottragliela?

    Clyde

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    1. Dobbiamo tornare indietro, al 1981.
      fino ad allora la Banca d'Italia era obbligata ad acquistare i titoli emessi dallo Stato, stampando moneta e, quindi, creando svalutazione ed inflazione.
      Lo stato utilizzava quei soldi "stampati dal nulla" per alimentare la spesa pubblica (non era debito), nonostante fosse ampiamente criticato questo modo di usare come un bancomat la Banca d'Italia creando una svalutazione del 600% dagli anni 60 agli anni 80, consentì all'Italia di diventare la seconda potenza economica ed industriale europea, "rischiando" di superare anche la Germania.
      nel 1981 però, l'allora ministro del Tesoro Beniamino Andreatta, senza passare dal parlamento, decise insieme al governatore della Banca d'Italia Ciampi, tolse a quest'ultima quell'obbligo.
      Il motivo ufficiale era appunto la troppa e facile crescita della spesa pubblica, causa di un'inflazione e di un debito pubblico troppo alti, se da un lato l'inflazione fu frenata, il debito che prima dell'81 non era debito, è cresciuto a dismisura.

      Oggi con l'Euro che segue gli stessi meccanismi, ci domandiamo se ci fosse un'altro motivo, visto che quella decisione e successivamente quella di Clinton a cui tutti gli stati andarono dietro, ovvero l'unificazione della finanza con le banche, hanno di fatto messo gli Stati nelle mani degli speculatori.

      cosa fare per riprendere quella sovranità? far sapere ai cittadini europei quali sono state le cause che oggi stanno mettendo l'Europa con il culo per terra, perchè solo se il popolo conosce la verità, si potrà fare pressione per separare le banche dalla finanza e far tornare le banche centrali (quindi la BCE) sotto il controllo degli Stati, creando così i veri Stati Uniti d'Europa.

      ma se tutto ciò non sarà possibile in sede europea, meglio farlo in casa nostra ed uscire dall'euro, altrimenti avremo una lunga agonia che ci porterà a morte certa.

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