domenica 10 marzo 2013

Vox Populi, Vox Dei



Nel nostro immaginario la Svizzera è il Paese delle banche, della multinazionali, il Paese dei ricchi, dove il reddito pro capite è tra i più alti al mondo; ebbene proprio in Svizzera la scorsa settimana si è svolto un referendum, approvato con una larga maggioranza che in alcune sezioni ha superato il 70%, che si ripropone di abbassare gli stipendi dei top manager.

Quando Grillo propone un tetto agli stipendi dei manager, lo attaccano di populismo e di demagogia; in realtà la proposta prevede che la remunerazione dei dirigenti delle S.p.A. non venga più decisa dal consiglio di amministrazione ma dall'assemblea degli azionisti, di anno in anno e in base ai risultati conseguiti.

Significa che gli svizzeri sono demagoghi, o forse che hanno capito che gli amministratori delegati, i consiglieri  d’amministrazione,  i direttori generali si sono presi un po’ troppo potere decisionale, considerando che di loro non rischiano nulla, anzi tanti sono i casi scandalosi di manager che hanno affondato le aziende di cui erano a capo, per poi ricevere anche bonus milionari mentre gli azionisti perdevano i loro soldi.

Buon senso, senso di responsabilità e rispetto, in svizzera il popolo si è espresso in questa direzione e Vox populi, vox Dei, così per la prima volta, da qualche decennio a questa parte, la politica e le banche, devono ascoltare la voce del popolo «La volontà popolare va rispettata ma adesso la Svizzera rischia di diventare un territorio meno attrattivo per le multinazionali» ha dichiarato Fulcio Pelli, parlamentare liberale, contrario all'iniziativa Minder.

Ma siamo sicuri che non possiamo fare a meno degli investimenti delle Multinazionali? Hanno reso la gente più ricca? O proprio questa politica al servizio delle multinazionali ha reso gli Stati schiavi di un economia bacata e marcia, basata solo sulla speculazione e sullo sfruttamento?

No, non è questo il mondo che sognavamo, dove il merito premia, allora ben venga il referendum svizzero e che venga esteso a tutti i paesi della UE, ed invece di pregare in ginocchio ai piedi di una multinazionale, “non chiudere e ti do tutto ciò che vuoi” iniziamo a dire bene, chiudi e vattene perché noi iniziamo ad investire sui piccoli artigiani italiani, sulla piccola e media impresa, quelle aziende che non danno nulla da guadagnare alla finanza, ma che hanno tanto da dare all'economia reale ed all'Italia e non guadagnano 20.000 volte più dei propri dipendenti, ma lavorano al fianco dei propri dipendenti.

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