venerdì 4 gennaio 2013

Stati Uniti d'Europa o Unione Europea S.p.A.?


Ogni giorno mi sveglio con la speranza che ci sia un politico che inizi a parlare di separazione bancaria, di sovranità, di Europa Politica…

Macché! Niente di tutto ciò e stampa e TV, media appecoronati ai falsi politici opportunisti, gli vanno dietro gonfiandosi la bocca e parlando di alleanze e sondaggi.
Diamo un sacco di soldi a infidi personaggi che si fanno chiamare politici e che fanno tutto tranne che politica ed ancor meno interessarsi del Paese, ma vengono osannati come i salvatori della Patria, mentre ci sono persone che non prendono un centesimo ma che fanno politica tutti i giorni e la fanno per il solo piacere di dare un contributo vero ed onesto all’Italia e all’europa, parlo di Lorella Presotto, Paolo Barnard e Claudio Messora, solo per citarne alcuni.

Persone che stanno cercando di far capire agli italiani ciò che stampa e TV non spiegano: le vere responsabilità della crisi.

In realtà chiunque lo può capire, semplicemente andando a leggere alcuni articoli del passato ed alcuni documenti ufficiali dell’Unione Europea, in particolare gli ultimi due trattati, l’ESM ed il Fiscal Compact.

Siamo certi che con le ultime manovre approvate dal PDL, PD ed UDC abbiamo messo i nostri conti in sicurezza?

Vogliamo fare due conti?

Abbiamo 2.000 miliardi di debito pubblico pari al 126% del PIL; su questi ogni anno dobbiamo pagare il 4% di interessi, quindi circa 80 miliardi.

Ma abbiamo aderito entusiasti all’ESM che ci costerà 125 miliardi in cinque anni, ovvero 25 miliardi l’anno.
Ma abbiamo anche ratificato con solerzia il Fiscal Compact che ci costerà, se ci va bene, circa 50 miliardi l’anno.

Ricapitoliamo 50 + 80 + 25 = 155 miliardi (€2.500 per ogni cittadino) per i prossimi 5 anni che poi diventeranno circa 130 l’anno (€2.000 per ogni cittadino) per i successivi 15 anni.

Dimenticavo il fiscal compact ci obbliga a pagare questi soldi con le nostre tasse, per cui o paghiamo ogni anno le queste cifre in più di tasse o rinunciamo ad ospedali, scuole, sicurezza, ecc…

NO! I nostri conti non sono in sicurezza!

Ma gli italiani sanno esattamente cosa sono l’ESM ed il Fiscal Compact? Vediamo che razza di accordi hanno fatto quei delinquenti che siedono nei parlamenti degli Stati europei.

L’ESM è il Meccanismo Europeo si Stabilità, meglio conosciuto come Fondo salva Stati; apparentemente è un salvadanaio, all’interno del quale ogni Stato aderente deve versare una quota, che per l’Italia è di 125 miliardi di euro divisi in cinque anni.
L’ESM è gestito dai ministri del tesoro europei e dalla BCE; ma qui c’è già la prima anomalia, la BCE è una banca privata, quindi i soldi dell’ESM (pagati con le nostre tasse) vengono gestiti da una banca privata.
Uno Stato che ha bisogno di aiuti dovrà fare richiesta all’ESM, il quale valuterà l’effettiva necessità e detterà le condizioni per erogare il prestito; seconda anomalia, una banca privata impone la politica economica e fiscale allo Stato in difficoltà.
Ma non è finita, gli Stati aderenti non possono esercitare nessun controllo sull’ESM, non è perseguibile dalla legge, le sedi non possono essere violate, tutti i membri, i rappresentanti ed i dipendenti sono tenuti al segreto e l’ESM può chiedere agli Stati membri, qualsiasi cifra ritiene opportuno, che dovrà essere consegnata entro 7 giorni.

Vi sembra normale che un semplice Fondo gestito da una banca possa operare al di sopra delle leggi e di qualsiasi forma di controllo? Che nessuno possa procedere contro nessun membro, rappresentante, dipendente nemmeno in caso di responsabilità accertata, visto che godono di immunità ed inviolabilità?

Ma non basta, abbiamo anche il Fiscal Compact che ci obbliga al pareggio di bilancio ed alla riduzione del debito pubblico fino alla soglia del 60% del PIL, non rispettare questi obblighi significa essere giudicato dalla Corte Europea di Giustizia.
Questa appropriazione del controllo dello Stato da parte delle banche dovrebbe far scendere in piazza tutti i cittadini europei; dobbiamo renderci conto che tutto questo è IMPOSTO da UNA BANCA PRIVATA che ha trasformato gli Stati in aziende con la complicità dei politici nazionali.

La diminuzione dei consumi, il fallimento di molte aziende, il licenziamento e la messa in Cassa Integrazione di molti lavoratori, l’aumento della pressione fiscale, la riduzione di tutti i servizi e la svendita dei patrimoni dello Stato ci porterà inevitabilmente all’impoverimento di tutti noi.

Ecco perché dobbiamo pretendere a gran voce che:

Venga ripristinata la separazione bancaria; una banca commerciale NON DEVE FARE FINANZA con i risparmi dei cittadini.
Vengano statalizzate le Banche Centrali Nazionali, è inammissibile che una banca PRIVATA sia proprietaria della moneta e imponga agli stati regole di economia.

Se non si parte da queste due riforme sarà come curare un tumore con i cerotti.

Deve essere restituita ai cittadini, la sovranità che oggi, i nostri politici, hanno ceduto alle banche.

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